Gli esami di stato non sono solo una serie di adempimenti da eseguirsi in modo formalmente corretto. Sono anche un momento importante da un punto di vista educativo, perché la qualità dell'esperienza che gli allievi effettuano in occasione degli esami finisce in larga misura col determinare l'atteggiamento della popolazione verso la scuola. È questa la ragione che ha spinto L'Osservatorio Nazionale sugli Esami di Stato (operante presso il Cede) a predisporre questo volume: si è voluto contribuire ad una riflessione che conduca a migliorare le interazioni, a curare la gradevolezza dell'ambiente, a segnalare la rilevanza pubblica delle attività che si stanno svolgendo.

Sarebbe tuttavia inutile cercare in questo volume delle regole di comportamento. Far risiedere lo stile nella scrupolosa osservanza di norme esplicitamente definite o interiorizzate attraverso l'esperienza era proprio di altre fasi dello sviluppo della scuola. Oggi i mutamenti investono tutti gli aspetti dell'attività della scuola: sarebbe fuori del tempo pensare ad una fissità dello stile. Le scelte di comportamento non possono che derivare da un impegno di riflessione e di ricerca che investa le scuole, consapevoli del fatto che il rapporto educativo instaurato con gli allievi non si esaurisce col conseguimento del diploma, ma è necessario che prosegua per tutta la vita.

L'Ones ha predisposto un'analisi attenta dei modi in cui si sono svolti gli esami nella sessione 1999. Da tale analisi, in larga misura positiva, sono tuttavia emersi aspetti che, per quanto non determinanti ai fini dell'esito delle prove, possono essere all'origine di atteggiamenti critici nei confronti della scuola. Nel volume è offerto materiale di riflessione, in parte descrittivo di quanto è stato osservato (desunto dalle schede di osservazione dei colloqui), in parte teso a fornire riferimenti obiettivi per l'organizzazione degli ambienti (soprattutto a carattere igienico), in parte riferito alla normativa in vigore, in parte - infine - costituito da proposte tratte dalla narrativa e dalla letteratura pedagogica. L'intento è di contribuire a creare una "cultura" degli esami, come parte di una più ampia consapevolezza del ruolo della scuola nella società contemporanea. Lo "stile" degli esami non potrà che riflettere scelte che siano il risultato di una autonoma assunzione di responsabilità.