Dove costruiamo pensiero?
Hannah Arendt e la cura degli ambienti educativi
Il male non è mai isolato, giunge a ipotizzare Hannah Arendt nel 1958, ma progredisce e trova sostegno nella vulnerabilità degli ambienti dell’esperienza umana. Ecco dove collochiamo la riflessione che interroga l’educazione e, in questo caso specifico, gli ambienti e i contesti educativi coinvolti nella definizione di percorsi esistenziali emancipativi. L’“eredità pedagogica” arendtiana è ciò che consente il rinnovo di una sfida educativa tanto attuale quanto fragile: l’azione orientata alla tutela degli ambienti dove abbiamo – dovremmo avere – occasione di rinvigorire quel pensiero che smaschera e, se può, “resiste” alla banalità del male.
Premio Siped 2023
Edizione a stampa
24,00
Edizione a stampa
24,00
Pagine: 188
ISBN: 9788835119333
Edizione: 1a edizione 2021
Codice editore: 1154.21
Disponibilità: Discreta