Dietro le quinte

Roberto Lusardi

Dietro le quinte

Lavoro invisibile e collaborazione professionale nelle pratiche di cura

Il volume nasce dalla volontà e dalla necessità di esplorare cosa vi sia “dietro le quinte” della medicina, in quella zona grigia che sono le pratiche di cura quotidiane. Quello che il paziente vede è la ribalta della medicina: il momento in cui si realizza l’atto terapeutico o diagnostico. Per arrivare a quel momento finale, una vasta rete di attività di preparazione, coordinamento e mantenimento ha avuto luogo lontano dagli occhi del “pubblico”, una trama nascosta di processi e pratiche che rendono possibile l’efficacia delle cure.

Pagine: 156

ISBN: 9788835168652

Edizione:1a edizione 2024

Codice editore: 10113.9

Informazioni sugli open access

La medicina è un simbolo potente nella storia e nelle società umane ed è difficile riuscirne a distinguere le proprietà mondane, riguardanti il funzionamento quotidiano, le effettive capacità e le contraddizioni, dall'immagine pubblica di un sapere esperto a cui collettivamente deleghiamo la responsabilità del nostro benessere individuale e collettivo.
Il volume nasce dalla volontà e dalla necessità di esplorare cosa vi sia "dietro le quinte" della medicina, in quella zona grigia che sono le pratiche di cura quotidiane.
Quello che il paziente, o l'osservatore esterno, spesso vede è la ribalta della medicina: il momento in cui si realizza l'atto terapeutico o diagnostico, quando l'intervento clinico diviene definito e tangibile. Per arrivare a quel momento finale, una vasta rete di attività di preparazione, coordinamento e mantenimento ha avuto luogo lontano dagli occhi del "pubblico", una trama nascosta di processi e pratiche che rendono possibile l'efficacia delle cure.
L'intento del volume è portare alla luce tali processi (spesso trascurati dalla letteratura scientifica e dall'immaginario collettivo), attraverso uno studio empirico che si rifà alle riflessioni teoriche di alcuni classici della tradizione sociologica, come Erving Goffman e Anselm Strauss, integrandoli con più recenti sviluppi nell'ambito degli studi organizzativi e degli studi sociali sulla scienza e la tecnologia.
Nel volume sono presentati e discussi due studi etnografici realizzati in contesti sociosanitari concettualmente opposti: il reparto ospedaliero di Terapia intensiva e il distretto sanitario alle prese con l'implementazione dei servizi di integrazione sociosanitaria. Il primo caso rappresenta il nucleo tecnico dell'apparato medico-sanitario, in cui, attraverso un intricato ensemble di tecnologie, farmaci, dispositivi clinici e scelte organizzative e professionali, la medicina mostra l'efficacia maggiore nell'addomesticare il corpo biologico e la variabilità umana. All'opposto, i servizi di integrazione sociosanitaria cercano di contenere l'incertezza e l'instabilità che accompagna le traiettorie di cura al di fuori dei setting ospedalieri. La scelta dei casi nasce dall'intenzione di mostrare come, nonostante le differenze significative di contesto, il retroscena permane come lo spazio in cui la medicina si costruisce quotidianamente.

Roberto Lusardi è professore associato di Sociologia generale presso il Dipartimento di Scienze aziendali dell'Università degli Studi di Bergamo. Si occupa di ricerca e formazione in ambito sociosanitario ed è autore di numerose pubblicazioni sui temi della salute e della medicina.

Introduzione
Breve compendio degli studi sociali sulla medicina
(La scienza anomala; Salute, medicina e sociologia; Organizzazioni e professioni tra potere medico e pratica clinica; Artefatti e tecnologie sanitarie in chiave STS; Dalla "black box" della scienza alla "doctor bag" della medicina)
La medicina vista dalla pratica quotidiana
(Ribalta e retroscena nelle organizzazioni e nelle pratiche di cura; Standardizzazione, sapere medico-scientifico e pratica clinica; Investigare lavoro invisibile e collaborazione in medicina; Lo studio empirico: note metodologiche)
La Terapia intensiva. Il retroscena in un ambiente tecnologicamente denso
(Nascita di una disciplina e di una unità medica; La Terapia intensiva come ensemble sociomateriale; Rendere compatibile l'umano e il non umano. E viceversa; Manutenzione ed efficientamento di un ecosistema eterogeneo; Comunicazione, emozioni e tecnologie)
L'integrazione sociosanitaria, tra protocolli, tecnologie e rituali
(L'integrazione tra servizi sanitari e risorse sociali territoriali; Due estremi (quasi) opposti: linkage e integrazione piena; L'integrazione come connessione funzionale; L'integrazione come contaminazione professionale; Due idealtipi: integrazione meccanica e culturale)
Conclusioni
(Lavoro invisibile e disposizione collaborativa come legame sociale; Dare legittimità al retroscena per (ri)dare legittimità alle professioni sociosanitarie; Il retroscena nella formazione continua in medicina)
Bibliografia di riferimento

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