La storia di vita, in educazione e nella cura è un tempo ed un luogo per raccogliere sé stessi, dare voce all'intrecciarsi di eventi e significati che coincidono con ciò che siamo e desideriamo essere.

Narrare la propria storia, ascoltare, ricomporre, scrivere, è ricostruire la trama tra memoria, esperienza ed identità, aspetti che continuamente ritornano nella vita, nel lavoro educativo, formativo, di cura.

Formarsi all'ascolto della storia, propria ed altrui, è apprendere una pratica di lavoro che facilita l'incontro tra "persone", non solo come operatori ed utenti, tra le diverse generazioni, con "altre" culture. Alla singola persona in situazioni di "male-essere", la narrazione offre un accompagnamento in cui la progettazione educativa e di cura origina dalla relazione che si costruisce nella condivisione della storia.

Più saggi compongono questo testo: voci di operatori che si interrogano, narrano, inducono narrazioni. Gli autori, impegnati nella ricerca, nella formazione e sperimentazione di nuove metodologie con il gruppo "Disagio sociale e salute mentale" di Scienze dell'Educazione, Università di Verona, intendono tradurre il sapere teorico e il sapere offerto dalla lettura della propria esperienza in una pratica professionale. Il lavoro con le storie di vita ha origine all'interno di questa ricerca e il metodo oggi è da loro applicato nella clinica e nella formazione con gruppi singoli, sia nei servizi istituzionali che privati.

Rosanna Cima , pedagogista ad orientamento clinico, ha lavorato per diversi anni in un istituto per anziani come animatrice, attualmente è impegnata come formatrice e consulente presso enti pubblici e del privato sociale sui temi dell'educazione degli adulti, della pedagogia sociale e interculturale.

Maria Grazia Soldati , infermiera professionale, pedagogista ad orientamento clinico, insegna nei corsi per infermieri professionali. Si occupa di consulenza e formazione presso strutture pubbliche e del privato sociale sui temi della pedagogia sanitaria e sociale.

Lorenzo Moreni , educatore professionale nel servizio pubblico per le tossicodipendenze, Animatore della prevenzione, formatore, consulente educativo area disagio giovanile, conduttore di gruppi di ascolto e sostegno per persone sieropositive e malate di Aids.