Architettura e identità islamica

Livio Sacchi

Architettura e identità islamica

Tra tradizione del nuovo e invenzione della tradizione, il libro raccoglie riflessioni e indagini sull’architettura e sulla città islamica contemporanea con riferimento specifico alla cultura propria della penisola araba.

Edizione a stampa

15,00

Pagine: 96

ISBN: 9788820462789

Edizione: 1a edizione 2014

Codice editore: 1098.1.1

Disponibilità: Discreta

Pagine: 96

ISBN: 9788891702753

Edizione:1a edizione 2014

Codice editore: 1098.1.1

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Pagine: 96

ISBN: 9788891702869

Edizione:1a edizione 2014

Codice editore: 1098.1.1

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: ePub con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Esiste una identità islamica? Qual è il senso identitario di una cultura geograficamente estesa a una così larga parte del mondo?
L'islam, com'è noto, è prima di tutto una religione. Ma è anche una forma interpretativa della vita e del mondo, oggi diffusa dal Marocco all'Indonesia, dalla Turchia al Sudan, dalla Bosnia alla Somalia, dall'Uzbekistan all'Iran e il cui retaggio è ancora visibile in diverse regioni d'Europa, dalla Sicilia alla Spagna meridionale. Dal punto di vista della storia artistica, architettonica e urbana, l'islam assume connotazioni estremamente unitarie, se non totalitarie, inspiegabili senza un'efficace e capillare azione di livellamento. Da una parte dunque il mondo islamico presenta una elevata omogeneità sia spirituale sia culturale, garantita dal comune riferimento al Corano; dall'altra si manifesta all'interno di confini geografi ci talmente ampi da vanificare tale omogeneità. Più ristretto il bacino culturale e linguistico arabo, comunque esteso a tutto il Nord Africa e al Medio Oriente: una delle aree del mondo contemporaneo sulla quale si concentra un'altissima attenzione da parte dei Paesi occidentali, a cui guarda con altrettanto interesse quel continente in fortissima crescita che è l'Africa, e la cui scena politica e sociale, nel suo insieme, sta attraversando una fase di cambiamenti di cui è difficile prevedere gli esiti, ma che non potranno non incidere su questi grandi Paesi in primis come sul resto del mondo che con essi interagisce. Meno ampia è, naturalmente, la cultura propria della penisola araba, che comprende Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Bahrein, Kuwait, Yemen e Oman. Un'area relativamente omogenea e caratterizzata da condizioni economiche particolarmente favorevoli.
È a tale regione che limiteremo l'esemplificazione della nostra indagine sull'architettura e sulla città islamica contemporanea ricorrendo principalmente a due paradigmi: la tradizione del nuovo e l'invenzione della tradizione.

"Da una parte sembra che la spinta verso il nuovo sia tale da aver ormai determinato una autentica "tradizione del nuovo"; dall'altra il crescente interesse per l'Heritage, il patrimonio costruito, sembra anch'esso segnato, e non tangenzialmente, dal nuovo, al punto da configurarsi, in maniera certamente paradossale, come una novità, una vera e propria "invenzione della tradizione"."

Livio Sacchi, architetto; ordinario di Disegno dell'architettura presso il Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara; presidente dell'Ordine degli Architetti di Roma; presidente di Europan Italia; membro del CdA della Fondazione Almagià e del comitato scientifico del SAIE di Bologna; membro di giunta dell'UID - Unione Italiana per il Disegno; vicedirettore della rivista "il Progetto" e redattore di "Op.Cit., Selezione della critica d'arte contemporanea"; membro del comitato scientifico di "Anfione e Zeto" e "Paesaggio urbano"; Miembro Honorifico de l'Instituto Nacional de Bellas Artes, del Colegio de Arquitectos de la Ciudad de México e de la Sociedad de Arquitectos Mexicanos. Nel 2009 è stato insignito del Premio Internazionale "Sebetia-Ter", Targa d'Argento del Presidente della Repubblica Italiana. Nel 2006 ha curato, con F. Purini, il Padiglione Italiano presso la 10a Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia, nel 2010 il Padiglione Inarch presso la 12a Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. È stato responsabile per l'architettura, l'urbanistica e il design presso l'Istituto della Enciclopedia Italiana fondato da G. Treccani e presidente della Sezione laziale dell'Inarch. La sua attività scientifica è testimoniata da oltre 330 pubblicazioni. Fra i suoi libri più recenti: Tokyo-to, Milano 2004; Architectural Heritage in Ethiopia, Milano 2012. Suoi scritti, progetti e realizzazioni, in Italia come all'estero, compaiono, fra l'altro, su riviste quali: "Architectural Design", "Area", "Disegno industriale", "Domus", "Il Giornale dell'Architettura", "Italiani Europei", "l'Arca", "Lotus International", "Metamorfosi". Una sua biografi a è pubblicata in Enciclopedia dell'architettura, Motta - Il Sole 24 Ore.



Introduzione
La tradizione del nuovo
Architettura come gentlemen's art
L'invenzione della tradizione
Indice dei nomi

Collana: Nuova Serie di Architettura

Argomenti: Progettazione architettonica e urbana

Livello: Textbook, strumenti didattici

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