Chi amministra oggi le politiche locali, se vuole saper progettare e dirigere con efficacia, deve fornirsi di un bagaglio culturale adeguato e per molti aspetti nuovo.

Per larga sintesi si tratta di un bagaglio che deve renderlo capace di leggere il territorio che amministra sia sul piano dei bisogni contingenti di servizi e infrastrutture, che come entità geografica, storica, antropologica, fornita di sistemi di valore e identità originali, che per essere ricondotte a unità nazionale vanno comprese con sensibilità e rispetto e non strumentalizzate.

La capacità di guardare in questo modo alle realtà locali implica un necessario distacco dalle interpretazioni ideologiche e da una concezione del partito come struttura gerarchica onnicomprensiva e l'acquisizione di un modo nuovo di concepire il rapporto politica-amministrazione. A questi fattori d'aricchimento degli orizzonti culturali, deve infine seguire sul piano pragmatico la capacità di intendere i progetti come processo organizzativo e implementare; quella di valorizzare le competenze e i supporti tecnici; quella di lavorare con tenacia alla costruzione di una cultura dell'amministrazione che sappia progredire valorizzando il lavoro ben svolto.