Il volume muove da una sintesi della storia degli ultimi venti secoli di assistenza, cogliendo come, mentre i destinatari siano rimasti sempre i medesimi - poveri, malati, orfani, disabili... -, la forma dell'assistere abbia assunto modalità diverse in relazione al contesto storico e socioculturale: in altre parole, come la risposta delle istituzioni sia emanazione del progetto di umanità di una società.
A fronte dell'inadeguatezza delle risposte socio-sanitarie del nostro tempo, parcellizzate e incomunicanti, l'autore mette a tema la dimensione comunitaria quale spazio e tempo per un innovativo welfare umano: un fare comunità che parte dalla cura dei dettagli (dell'abitazione, del cibo, della cura della persona e della relazione), attraversa lo stile comunitario, l'appartenenza e la condivisione, per giungere alla promozione del benessere fisico, psichico e sociale della persona con fragilità. In questa prospettiva la formazione degli operatori è un percorso che attraversa i valori dell'esistenza umana per approdare a un profilo di competenze non più differibile.

Don Vinicio Albanesi, parroco dell'Abbazia di San Marco alle Paludi, è presidente dal 1994 della Comunità di Capodarco - organizzazione no profit che accoglie disabili fisici, psichici, psichiatrici, minori, madri con figli, tossicodipendenti - e ne segue personalmente due delle 14 sedi sparse in diverse regioni d'Italia. Gà docente di Diritto canonico presso l'Istituto Teologico Marchigiano e presidente del Tribunale ecclesiastico regionale Piceno, è stato direttore della Caritas diocesana di Fermo, presidente del Coordinamento delle comunità di accoglienza (CNCA ) e della Fondazione diocesana "Caritas in veritate". Collaboratore di riviste cattoliche e quotidiani nazionali, ha pubblicato diversi volumi di interesse teologico, sociale, pedagogico.