Viaggiare a vista

L'attuale società è caratterizzata, in misura sempre più significativa, da elevati livelli di incertezza, come conseguenza di un ritmo del mutamento accelerato che modifica in maniera sostanziale i parametri e i criteri di riferimento che si offrono ai soggetti per orientare le loro scelte, delle quali si ritrovano, del resto, sempre più responsabili. La globalizzazione ha amplificato tale incertezza a livello sistemico, favorendo una crescente flessibilizzazione del mercato del lavoro che incide profondamente sulla possibilità, per i soggetti, di progettare e realizzare percorsi professionali ed esistenziali coerenti.

Sia che si concordi con il carattere positivo e ineluttabile della flessibilità professionale, sia che si denunci la sua pervasività e corrosività per i diversi spazi di vita individuali e sociali, non si può prescindere da un'analisi che ne indaghi le caratteristiche a partire dal riconoscimento della sua natura plurale. Le differenti caratteristiche che i soggetti si trovano a possedere e quelle che sono proprie dei diversi contesti territoriali ed istituzionali entro i quali vivono sono, infatti, in grado, combinandosi diversamente tra loro, di incidere profondamente sugli esiti individuali della flessibilità, che diviene uno dei nuovi confini delle diseguaglianze. La flessibilità si presenta così in tutta la sua ambivalenza, con il suo potenziale di opportunità, di possibilità ed insieme di rischio e di precarietà.

La lamentata inversione di gerarchia tra politica ed economia lascia la società priva di un tentativo forte di organizzare e regolare i processi in atto, recuperando e garantendo anche uno spazio essenziale di responsabilità che la società civile, sempre più, rivendica per se stessa.

La realtà del lavoro interinale in un contesto territoriale specifico è l'occasione per indagare le ricadute della flessibilizzazione professionale sulla progettualità individuale e sui percorsi di costruzione dell'identità che trovano nel lavoro una dimensione fondante.

Letizia Carrera insegna Sociologia e Sociologia della vita quotidiana presso la facoltà di Scienze della formazione dell'Università di Bari. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Il futuro della memoria (FrancoAngeli 2001), e diversi saggi su questi stesi temi tra cui "La società flessibile. Un percorso di lettura del cambiamento" e "I giovani: fiducia e partecipazione politica".