Valutazione di medio termine del quadro comunitario di sostegno dell'obiettivo 3 in Italia
Pagine: 400
ISBN: 9788846406514
Edizione: 1a edizione 1998
Codice editore: 830.76
Disponibilità: Nulla
Pagine: 400
ISBN: 9788846406514
Edizione: 1a edizione 1998
Codice editore: 830.76
Disponibilità: Nulla
Il Rapporto Valutazione di medio termine del Quadro comunitario di sostegno dell'obiettivo 3 in Italia, realizzato dalla Struttura di valutazione Fse dell'Isfol, quantifica e analizza approfonditamente i risultati delle politiche e degli interventi formativi cofinanziati dal Fondo sociale europeo fra il 1994 e il 1997. È uno studio autorevole e rilevante, in quanto risponde sia al bisogno di conoscere l'efficacia di interventi per 5.700 miliardi di lire, sia all'esigenza di riprogrammare le risorse finanziarie a metà del periodo del loro utilizzo. La valutazione è strumento di programmazione delle politiche e di ottimizzazione delle scelte: le raccomandazioni contenute in questo Rapporto sono state infatti utilizzate dalle Amministrazioni regionali e centrali italiane e dalla Commissione europea per correggere la rotta nella gestione del Fondo sociale europeo.
Nel Rapporto si valutano gli esiti, l'efficienza, l'efficacia e il primo impatto dei programmi di sviluppo delle risorse umane e dell'occupazione nel Centro-Nord: gli interventi finalizzati all'inserimento professionale dei disoccupati di lunga durata e dei giovani, le azioni mirate a sviluppare le pari opportunità fra uomini e donne nel mercato del lavoro, le misure volte all'integrazione di fasce di popolazione a rischio di esclusione sociale, le attività di rafforzamento dei sistemi nazionali e regionali di governo e gestione della formazione.
Il Rapporto di valutazione mette in luce le trasformazioni in atto nel sistema di formazione professionale italiano, le principali tendenze innovative così come le criticità da affrontare e superare. Fra le positività emergono:
• i nuovi concreti percorsi di integrazione fra culture, strumenti ed esperienze della formazione professionale regionale e dell'istruzione pubblica;
• una forte diversificazione delle opportunità rivolte a giovani e adulti, non più solo al livello della formazione di base, ma di formazione e specializzazione superiore;
• un miglioramento qualitativo degli interventi, crescentemente intrecciati con attività di analisi dei bisogni individuali, di orientamento e accompagnamento soprattutto per quelle fasce deboli di popolazione (disabili, tossicodipendenti, ecc.) che necessitano di azioni mirate e individualizzate;
• un incremento della capacità programmatoria e di governo del sistema di formazione professionale da parte delle Amministrazioni pubbliche, soprattutto di alcune Regioni del Centro-Nord.
Fra le criticità emergono invece:
• la dipendenza del sistema formativo italiano dalle risorse e dalle strategie comunitarie;
• le difficoltà a intercettare e informare utenze difficili, quali i disoccupati di lunga durata e le nuove povertà, senza un sistema integrato con i servizi e con le politiche dell'impiego;
• le incertezze nell'ideare e utilizzare una rete di servizi a sostegno dello sviluppo permanente delle risorse umane e di rafforzamento delle capacità programmatorie e operative di province ed enti locali sempre più interessati a processi di delega delle funzioni formative regionali.
In questo quadro effervescente, le politiche del Fondo sociale europeo, che il Rapporto rende nella sua complessità, ben si coniugano l'avvio delle misure occupazionali del "Pacchetto Treu".
Contributi:
Collana: Isfol
Argomenti: Economia del lavoro - Educazione degli adulti
Livello: Studi, ricerche
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