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Valmalenco

A cura di: Renato Ferlinghetti

Valmalenco

La trama sottile del paesaggio: paesaggi minimi, invarianti strutturali e radici culturali della valle

Il volume illustra le Radici del paesaggio della Valmalenco, in particolare descrive l’evoluzione del manto vegetazionale, sulla base delle fonti documentarie e degli archivi naturali. Descrive lo stretto rapporto tra pietre, opportunità economiche, architettura vernacolare e volto dei luoghi, affronta le radici dell’insediamento e il ruolo del castello di Caspoggio fulcro territoriale della valle. Il risultato è l’emergere di una forte integrazione tra sistemi antropici e quelli naturali.

Pagine: 352

ISBN: 9788835143383

Edizione:1a edizione 2022

Codice editore: 12000.25

Informazioni sugli open access

Quando risaliamo le valli, desiderosi di natura, scopriamo che l'aria fine dei prati, l'ombra densa dei boschi di abete o quella luminosa dei lariceti sono frutto dell'interazione dell'uomo, talora protagonista, talora invece umile attore sulla scena delle interazioni ecologiche. Gli alti pascoli, habitat delle marmotte e degli stambecchi, sono un paesaggio complesso, purtroppo in via d'estinzione per il ritirarsi dell'interazione antropica.
Per comprendere l'essenza della montagna bisogna liberarsi da molti stereotipi che la cultura mediatica contemporanea ci propone incessantemente. La montagna italiana non è il luogo della natura incontaminata, l'ultimo paradiso terrestre o il contesto bucolico dove vivere in piena libertà le proprie attività fisiche.
La nostra montagna è un ambiente complesso, risultante dall'interazione costruttiva tra uomo e natura, deposito pressoché infinito di fatiche e di sapienze, frutto di un percorso di coevoluzione tra la dinamica dei processi naturali, le risorse naturali, le abilità tecniche culturali, creative dell'uomo.
Il volume illustra le Radici del paesaggio della Valmalenco, in particolare descrive l'evoluzione del manto vegetazionale, sulla base delle fonti documentarie e degli archivi naturali, con particolare attenzione a quello forestale e al ruolo primario svolto localmente dal larice.
Descrive lo stretto rapporto tra pietre, opportunità economiche, architettura vernacolare e volto dei luoghi, affronta le radici dell'insediamento e il ruolo del castello di Caspoggio fulcro territoriale della valle. Aspetto innovativo del testo è il passare dai grandi quadri ambientali alla trama fine del paesaggio, seguendo il filo conduttore dei paesaggi minimi.
Il risultato è la descrizione della valle a una grana sottile, finora mai applicata; l'emergere di una forte integrazione tra sistemi antropici e quelli naturali, integrazione geo-storica che ci sollecita alla riconciliazione ecologica al fine di affrontare nel modo più adeguato i marcati cambiamenti che anche i sistemi montani dovranno affrontare nel prossimo futuro.

Renato Ferlinghetti, Introduzione. Dove abitiamo?
Cesare Ravazzi, Giulia Furlanetto, Renata Perego,
La valle del larice e delle serpentiniti. Inquadramento ecologico, storia naturale e impatto umano sulle foreste della Valmalenco
Ilyes Piccardo,
I boschi della Valmalenco nel tardo Medioevo
Grazia Signori,
Pietre su pietre. Mani e pensiero. Architettura vernacolare, paesaggio minerale e umano della Valmalenco
Ilyes Piccardo,
Il paesaggio insediativo della Valmalenco nel XV secolo
Arturo Arzuffi, Renato Ferlinghetti,
I paesaggi minimi degli spazi aperti
Arturo Arzuffi, Renato Ferlinghetti,
I paesaggi minimi dei nuclei abitati e dell'edificato diffuso
Riccardo Rao,
Il castello di Malenco (Caspoggio) nelle fonti scritte
Federico Zoni,
Archeologia medievale in Valmalenco. Primi dati sul castello di Caspoggio e dal suo contesto
Arturo Arzuffi, Renato Ferlinghetti,
I paesaggi minimi delle strade e della viabilità storica
Abstract
Autori.

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