Gli autori proseguono il lavoro critico, da anni avviato in seno al Csms, sul marxismo. Al centro è l'analisi d' ambivalenza del discorso scientifico di Marx e della nozione di storia. La storicità integrale, che è il retroterra di questi scritti, riguarda il marxisimo, visto come sede di vive contraddizioni e considerato secondo un parametro di mutamento della scienza che è

quello della discontinuità tra i diversi paradigmi atti a comprendere le diverse forme d' esistenza del capitalismo. Nella sua introduzione, Mimmo Pecoraro sottolinea come la dissoluzione dell' ortodossia marxista conduca ad alternative paralizzanti,mentre la crisi delle eterodossie (in particolare althusserismo e operaismo) può dare risultati fecondi. Costanzo Preve analizza l' articolazione dei tre aspetti dell' analisi marxista della storia: quello ideologico-politico, quello scientifico e quello filosofico. Roberto Finelli mostra come la concezione di Marx sulla storia muti profondamente nel corso di un decennio, dall' ideologia tedesca di Grundisse. E sui Grundrisse si sofferma il saggio di Augusto Illuminati che indica il paradosso della realizzazione delle "profezie", contenute nell'opera, relative al general intellect senza una reale emancipazione dal dominio pubblico e dallo sfruttamento capitalistico. Gianfranco La Grassa definisce l'articolazione tra stadi diversi dello sviluppo del modo di produzione capitalistico ricercandone comunque l' elemento comune (di "persistenza") Infine, Lorenzo Cillario esplora in chiave teorica le attuali modificazoni del modo di produzione capitalistico sulla base della trasformazione del processo lavorativo che l'autore sussume sotto la categoria di "capitalismo cognitivo".