Il «Pianeta scuola» è sempre nelle prime pagine dei giornali a causa delle vertenze «permanenti» promosse dai sindacati Cgil, Cisl e Uil dagli autonomi e Cobas di varia specie. Ciclicamente si riparla di blocco degli scrutini e di agitazioni da parte di insegnanti e studenti per i contratti o per protestare contro le croniche carenze del sistema scolastico del paese Ora, dopo un'ampia analisi Dei «mali» storici della scuola italiana di tre anni fa (pubblicata in un libro di questa stessa collana, «Il vulcano scuola»), la Uil ha compiuto un altro importante passo avanti con l'elaborazione di una serie di proposte organiche per la riforma del sistema dell'istruzione e la valorizzazione degli operatori scolastici, a cominciare dagli insegnanti.

La proposta Uil - che nel libro è ampiamente sviluppata dagli interventi di Osvaldo Pagliuca, Giuseppe Agostini, Bruno Bugli, Giancarlo Fontanelli e da Giorgio Benvenuto può essere sintetizzata telegraficamente dall'opinione del segretario generale della Uil:

«Primo. Rivendichiamo una scuola che recuperi dei valori di merito, sia da parte dei docenti che da parte dei giovani.

Secondo. Una scuola che offra opportunità formative e di servizi concorrenziali con quelle che oggi si possono trovare nella migliore scuola privata.

Terzo. Una scuola che sia capace di costruire un rapporto giusto - né subalterno, né di estraneità - con il mondo produttivo e con la sua evoluzione.

Quarto. Una scuola che sappia restituire un giusto ruolo e valore sociale alle personalità di quanti in essa lavorano».

Insieme alle opinioni degli esperti, dei sindacalisti, dei politici e del ministro Giovanni Galloni sono inserite - nella seconda parte del libro - una serie di schede di grande interesse sulla situazione attuale e sulle prospettive delle unità scolastiche statali, sulla produttività del sistema formativo, sull'autonomia delle unità scolastiche, sulla sclerosi degli ordinamenti e la spesa pubblica per l'istruzione. In appendice il testo del contratto scuola per il triennio 1988-90.