Ripensare la democrazia

Assistiamo a radicali mutamenti della politica contemporanea che si affermano in mezzo a frizioni e conflitti e che coinvolgono profondamente le vecchie istituzioni. Le nuove dimensioni spazio-temporali dell'agire politico, il ruolo dominante dell'economia, sia come ideologia che come preoccupazione dell'esperienza quotidiana, lo sviluppo della tecnologia e della comunicazione hanno modificato quel processo di unificazione e di rappresentazione di una società al quale diamo il nome di attività politica.

Tutto ciò ha messo in crisi i cardini della vecchia politica a cominciare dalla sovranità degli Stati. Con la fine dei blocchi una sovranità politica si sta strutturando attraverso nuove istituzioni internazionali ma soprattutto attraverso l'affermazione del predominio economico, dell'egemonia culturale e della forza militare. Le sovranità nazionali entrano perciò in tensione con questa nascente sovranità e rischiano di diventare sovranità secondaria o quanto meno negoziata.

Nello scenario di una nuova società politica le vecchie istituzioni della democrazia rappresentativa, legate alla sovranità degli Stati nazionali, non svolgono più la loro funzione. Occorre perciò ripensare la democrazia in un nuovo contesto nel quale i confini vanno scomparendo di fronte a forze che possano agire globalmente e nel quale un regime di massa fondato sull'economicismo si sostituisce progressivamente ad un regime borghese elitario, gerarchico e fondato sui valori. Quali nuove istituzioni, e in quale contesto, sapranno ricreare le garanzie della democrazia moderna? Questo libro cerca di guardare al futuro affrontando almeno alcuni dei problemi che l'avvenire della democrazia ci pone.

Carlo Mongardini è professore ordinario di Scienza politica nella Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Roma "La Sapienza". Ha insegnato per molti anni Sociologia nella stessa Facoltà. Oltre a scritti di teoria politica ha pubblicato molti volumi di storia della sociologia, teoria sociologica e sociologia della cultura. Fra i suoi ultimi lavori Forme e formule della rappresentanza politica (1994); Economia come ideologia (1997); I confini della cultura tardo-moderna (1998); Il pensiero conservatore (1999 - con M.L. Maniscalco).