È in atto in questi anni, in Italia, una profonda riflessione sul ruolo del "sociale" rispetto al "politico" nell'evoluzione della democrazia nel nostro Paese.L'identità del confronto sindacale nel contesto generale della vita collettiva è messa alla prova in molteplici occasioni.Lo stesso processo di revisione di importanti "pezzi" del nostro tessuto costituzionale risente in qualche modo di questa rinnovata attenzione.

In tale scenario, la testimonianza di un negoziatore che ha dedicato alla ricerca dell'accordo l'intera vita professionale può offrire qualche spunto di utile meditazione.

Ripercorrendo un itinerario che origina dalle tensioni degli anni '50, e dalle idealità forti che segnarono quel periodo, ci si trasferisce gradualmente dalla filosofia del "conflitto" verso quella della "concertazione", dalla contrattazione "rivendicativa" alla "logica dello scambio", sempre con una attenta considerazione della componente "umana" della dialettica fra interessi legittimi: arrivando a concludere, nella prospettiva di un domani già attuale, che lo spazio del dialogo sociale deve essere salvaguardato evitando indebite "invasioni di campo".

Allo stesso modo il Cnel, nella sua veste di "casa delle rappresentanze", deve poter concorrere, ponendo a frutto le sue rilevanti potenzialità, a più elevati traguardi di coesione sociale.

Non si vogliono ipotecare, in altri termini, prerogative proprie di altre componenti essenziali, ma è necessario partecipare coralmente al "concerto" armonico che è nei dichiarati auspici di tutti, in Italia come in Europa.

Giuseppe Capo, laureato in Giurisprudenza.In Confindustria nel 1957; Direttore generale dell'Intersind dal 1982 al 1989; Direttore generale dell'Assicredito dal 1989 al 1997.Consigliere del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro - Cnel - dal 1990, Vice presidente dal 1995.Docente di materie giuslavoristiche presso alcune Università italiane. Giornalista pubblicista, Direttore responsabile delle Riviste dell'Abi: Notiziario di Giurisprudenza del lavoro, Banca &Lavoro.