L'aumento della presenza femminile nella vita politica locale e l'introduzione della problematica di genere nella gestione del territorio, in Italia come nell'Unione Europea, hanno indotto delle trasformazioni nella composizione dei poteri locali che talvolta si sono rivelate regressioni. Una maggiore presenza di donne tra gli eletti non è tuttavia sufficiente ad assicurare l'assunzione della dimensione di genere nelle politiche locali. Non solo le configurazioni politiche pesano molto sulle scelte e sulle decisioni, ma anche i dispositivi e i mezzi relativi all'applicazione di misure che mirano ad istaurare una maggiore uguaglianza tra i sessi dimostrano di essere determinanti nella valutazione degli effetti concreti delle politiche adottate. Quando queste ultime non corrispondono ad una femminilizzazione dei posti di responsabilità nelle amministrazioni locali e quando la loro applicazione non si appoggia su un tessuto associativo di orientamento femminista, esse restano spesso lettera morta.

Il volume è curato da Alisa Del Re, docente di Partiti politici e gruppi di pressione presso il Dipartimento di studi storici e politici dell'Università di Padova autrice di diverse pubblicazioni sul tema della cittadinanza politica delle donne. Gli autori e le autrici sono: Alessandra Allegrini, Luca Brunetto, Alisa Del Re, Valentina Longo, Berengère Marques Pereira, Patrizia Messina, Devi Sacchetto, Chiara Sebastiani, Renate Siebert, Monica Veneziani, Giovanna Vingelli.

Questo volume è il prodotto della parte italiana di una ricerca europea di tre anni - dal 2000 al 2003 - sull'articolazione tra genere e democrazia locale, fondata su uno studio di casi. L'inchiesta è stata condotta in sette paesi - Belgio, Francia, Grecia, Finlandia, Italia, Portogallo e Svezia - che sono caratterizzati da situazioni e orientamenti molto diversi per quanto riguarda la partecipazione delle donne ad una cittadinanza attiva.

L'indagine italiana, i cui obiettivi sono prima di tutto qualitativi, si è svolta in tre regioni e diciotto città, sei per regione. In esse sono state fatte più di duecento interviste, semistrutturate in profondità, ai protagonisti della costruzione delle politiche locali e cioè agli eletti nei governi locali, privilegiando particolarmente le elette; ai dipendenti e alle dipendenti delle amministrazioni locali; ai e alle componenti dell'associazionismo locale impegnati/e a collaborare o a interferire con l'amministrazione cittadina sui temi legati al genere. Le regioni e i comuni scelti sono nel Veneto: Venezia, Verona, Padova, Vicenza, Rubano, San Giorgio delle Pertiche; in Emilia Romagna: Bologna, Modena, Sassuolo Ravenna, Forlì, Cattolica; in Calabria: Reggio Calabria, Lamezia Terme, Stefanaconi, Soverato, Paola, Amendolara.