Da qualche anno, le scelte di voto degli italiani sembrano mostrare mutamenti, da un'elezione all'altra, assai più significativi e ampi che in passato. Ciò ha spinto - in ambito scientifico e nella pubblicistica politica - a considerare con più attenzione il fenomeno della mobilità del voto.

Si è assistito in particolare alla ricerca e messa a punto di metodologie che permettano di analizzare il fenomeno della mobilità individuale anche a partire da dati aggregati a livello territoriale.

In quest'ambito, è stata introdotta e sempre più largamente utilizzata nel nostro paese, per lo studio dei flussi di voto da un partito all'altro, una tecnica nota come «modello di Goodman».

Parallelamente alla sua ampia diffusione, si è sviluppato un dibattito sulle modalità in cui l'impiego del modello è considerato lecito e i suoi risultati attendibili.

I saggi contenuti nel volume si riferiscono a questo dibattito e toccano una vasta serie di tematiche. Alle argomentazioni più propriamente metodologiche si affiancano "casi" concreti di analisi della mobilità elettorale, in svariati ambiti territoriali.

Dagli scritti emerge un quadro assai articolato del fenomeno della mobilità elettorale nel nostro paese.