Cosa significa essere una ragazza e avere davanti a sé un percorso di vita tutto da fare? Cosa significa vivere il presente e progettare il futuro negli anni '80, un'epoca di ridefinizione materiale e simbolica della identità femminile? Quali aspettative delle singole, intrecciate a quelle collettive, prendono forma nelle esperienze significative della vita quotidiana; in famiglia, nel lavoro o nello studio, nelle amicizie, con il partner? Non nella grande città, teatro forse di più appariscenti mutamenti nelle forme di vivere e di esprimersi dei giovani, ma a Fiorano, paese dell'industria ceramica non distante da Modena, luogo di consistenti fenomeni di immigrazione. Anche questo problema interessava l'amministrazione comunale che ha commissionato la ricerca: essere del Sud o del Nord incide sui comportamenti e sulle esperienze di ogni giorno, sull'immagine che le ragazze hanno di sé, sulla sessualità, sulle aspettative per il futuro?

Le domande erano molte e complesse: duecento circa le ragazze coinvolte tra i 15 e i 20 anni.

Ne è emerso un caleidoscopio di identità diverse: molte ragazze, di cui spesso è difficile districare atteggiamenti tradizionali da altri innovatosi ed emancipativi. Così, accanto al persistere di stereotipi sessuali fortemente diversificati, è diffusa la percezione di una autonomia più ampia di sé, la fiducia di poter decidere del proprio futuro, del lavoro e del matrimonio: una pluralità di modelli femminili iscritti in un codice di maggiore dignità e parità tra uomo e donna.