Prendo a calci il sole.

Anna Irrera

Prendo a calci il sole.

Bahia, i bambini, la strada

La distanza tra la proclamazione di un diritto e la sua messa in opera è spesso enorme. Ne sono testimonianza le storie dure e toccanti dei bambini di Salvador, capitale della Bahia, stato nel nord-est del Brasile, che questo libro ha voluto raccogliere.

Edizione a stampa

16,50

Pagine: 112

ISBN: 9788856822366

Edizione: 1a edizione 2010

Codice editore: 2001.77

Disponibilità: Discreta

Pagine: 112

ISBN: 9788856827446

Edizione:1a edizione 2010

Codice editore: 2001.77

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Clara ha nove anni, vive nelle strade del Pelourinho, il quartiere storico e turistico di Salvador, capitale della Bahia, stato nel Nord-est del Brasile. Con lei c'è la sorella Elizabete, che ha cinque anni, e qualche volta la madre. Vende collane e braccialetti, e teme che un giorno dovrà vendere il suo corpo proprio come fa sua madre. Marcelo ha dieci anni e, come la sua famiglia è, uno dei cosiddetti sem terra, i poveri che, non avendo denaro per acquistare terreno, possono solo costruire le loro baracche sui cigli delle interminabili strade dell'interno della Bahia. Andrè ha diciannove anni; da sei fuma marijuana e crack. Vive per strada e per poter soddisfare la sua dipendenza è entrato a far parte di una gang locale che traffica droga. A quattordici anni viene arrestato per la prima volta. Felipe è stato affidato ad un orfanotrofio con i suoi due fratelli più piccoli quando aveva circa sei anni, dopo che il padre li aveva rinchiusi dentro la loro baracca per intossicarli e ucciderli con il fumo prodotto dai fagioli lasciati a bruciare sul fornello.
Sono solo alcuni tra le tante giovani vittime innocenti delle iniquità laceranti della Bahia, terra di contrasti fra ideali e crudele realtà, tra chi si può permettere il lusso di un'infanzia e chi no. Qui, insieme ad altri, racconteranno le loro storie.
A far da preambolo a ciascuno di questi racconti, c'è un differente articolo di legge: alcuni tra i diritti sanciti dall'Estatudo da Criança e do Adolescente, del 1990, innovativa legge brasiliana, che rappresenta la Carta fondamentale dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Come spesso accade, la distanza tra la proclamazione di un diritto e la sua messa in opera è enorme.
Affinché i diritti basilari di ogni essere umano, dei bambini e dei giovani in particolare, possano rappresentare uno scudo efficace contro le prepotenze dell'ingiustizia, occorre lavorare ancora molto.
In Brasile, come in molte altre parti del mondo, la strada da percorrere è ancora drammaticamente lunga.

Anna Irrera, diplomata all'International School di Torino, da sempre coltiva la sua passione per la scrittura, mentre sta completando gli studi in Giurisprudenza all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.



Introduzione
Clara ed Elizabete
Querida
Marcelo
André
Ana Paula
Izabel
Fabricia
Felipe
Daiane
Lucas
Matheus
Rosimeire ed Eliton
Alex
Marcos
Postscriptum
Padre Clodoveo Piazza, Postfazione.

Collana: Varie

Argomenti: Strumenti per educatori - Infanzia, adolescenza - Emigrazione, immigrazione

Livello: Textbook, strumenti didattici - Testi per insegnanti, operatori sociali e sanitari

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