Guida pratica per evitare trappole e imprevisti del cambiamento quando l'azienda, dopo il successo, soffre di lunghe transizioni tra il vecchio e il nuovo. Un approccio non rituale per affrontare l'aumento della complessità.

"Cambiamento" è oggi una parola d'ordine e tutti sanno che le dinamiche sono sempre più vivaci. Esperti autorevoli auspicano l'avvento di un management evolutivo, di skippers che, nella tempesta, "prendano il timone" e guidino la nave-azienda. Se non è facile eludere gli scogli ed evitare che il ciclone ci travolga, ancor più difficile, percepito il pericolo, è vivere freddamente la calma piatta al centro del tornado e, accerchiati da vortici, tuoni, lampi e senza nessun orizzonte, tracciare una rotta verso mari più accoglienti.

La situazione più gravida d'incognite non è quella dell'azienda che è già in difficoltà, ma quella dell'impresa che, conosciuto il successo, sta - apparentemente - navigando in acque tranquille e si culla nell'illusione, quanto mai fallace, che il successo potrà continuare senza innovazioni: quanto andava bene ieri per definizione porterà al fallimento domani. Questa è la realtà e non è semplice, anche per il manager più abile, trovare risposte al continuo aumento della complessità. Prima d'impegnarsi nella difficile sfida, deve conoscere contro cosa si batte, chi sono i veri nemici e quali le armi efficaci. È probabile si trovi in una situazione in cui è impossibile usare gli strumenti ortodossi dell'organizzazione. Servono strumenti alternativi, ma prima bisogna capire bene il contesto, gli attori, le dinamiche, la patologia.

Questo libro si propone di soddisfare questa esigenza. Fornisce una descrizione inconsueta delle realtà aziendali e fa ritrovare in lontani riferimenti gli spunti per reagire. Secondo Santoni le idee migliori sono state già espresse secoli fa e il volume guida alla loro riscoperta dimostrandone con esempi ricavati da esperienze reali il valore potentissimo.

Nei momenti di crisi, sostiene Santoni, la cosa migliore è uscire dagli schemi, ampliare la visione sistemica e trovare nuove capacità d'apprendimento. E il volume è un'utile guida per imparare ad usare il pensiero laterale, la parte creativa della mente, per dotarsi di nuove capacità d'analisi, di punti di vista inusuali, affidandosi alle idee meno esposte ai condizionamenti o alle strumentalizzazioni del pensiero dominante. «Il mio obiettivo - conclude Santoni - è trasmettere questo spirito al lettore, affinché anche lui possa trovare gli spunti per rilanciare se stesso e... l'azienda».