Dopo aver mostrato che le due più generali tendenze delineatesi nella letteratura critica sullo statuto epistemologico della psicoanalisi freudiana, quella ermeneutica e quella analitica d'ispirazione neopositivistica, risultano reciprocamente antinomiche, il presente lavoro cerca di dimostrare che è possibile conciliarne i rispettivi motivi di vero soltanto se si comprende il modo in cui momento tecnico-operativo e momento ermeneutico si coniugano nella costituzione del particolare statuto epistemologico della psicoanalisi. Poiché l'"oggetto" della psicoanalisi è sì analogo, ma anche categorialmente differente rispetto a quello delle scienze naturali, la psicoanalisi si differenzia di diritto dalle scienze naturali; essa d'altra parte non può dichiararsi sapere empirico epistemicamente garantito senza rispettare l'istanza della controllabilità tecnico-operativa. Il peculiare modo, ermeneutico appunto, in cui il criterio tecnico-operativo dev'essere applicato in psicoanalisi lo sottopone a particolari condizioni e lo rende problematico, senza tuttavia pregiudicarne in linea di principio l'applicazione. La controllabilità tecnica e operativa è in linea di principio possibile nella psicoanalisi freudiana, nella misura in cui metodo clinico e metodo extraclinico, intesi entrambi come metodi di controllo, siano posti e mantenuti in una connessione intrinseca e reciproca.

Marco Buzzoni, nato a Bargagli (Genova) nel 1956, è ricercatore universitario. Oltre a numerosi articoli, ha pubblicato i seguenti volumi: Conoscenza e realtà in K.R. Popper (1982), Popper. La persona fra natura e cultura.(I 984), Semantica, ontologia ed ermeneutica della conoscenza scientifica. Saggio su T.S. Kuhn (1986).

Membro del comitato di redazione della rivista Epistemologia e della rivista ligure di cultura Resine.