Oltre Proserpina.

Il volume raccoglie i contributi di un gruppo di studiosi dell'Università di Palermo che, da diverse angolazioni disciplinari, focalizzano la questione delle differenze di genere, con particolare riferimento all'identità femminile. L'approccio utilizzato, muovendo da presupposti antroposociopsicologici e psicodinamico-educativi, privilegia una lettura del mondo femminile che si evolve lungo l'arco della vita, attraverso crisi e adattamento, pubblico e privato, portando ad una chiarificazione sul disagio femminile e sulla comunicazione tra i sessi.

Nel momento in cui la donna elabora un progetto di vita personale, familiare e professionale, emerge la difficoltà ad integrare queste dimensioni che richiedono compiti di sviluppo divergenti, richiamano competenze svariate e provocano intrecci relazionali complessi.

Il disagio femminile, che implica un superamento tramite un processo di mediazione culturale (G. Mantovani), si delinea attraverso la rilettura dei percorsi normativi e delle attribuzioni sociali connessi ai cambiamenti interni ed esterni più significativi. L'individuazione nell'adolescenza, le rappresentazioni in gravidanza, il percorso di autostima nelle scelte professionali e, infine, il linguaggio della follia femminile rappresentano alcuni dei temi affrontati nel volume nell'intento di fornire una lettura del disagio femminile, che si connota dunque come difficoltà ad equilibrare eccessive richieste e bisogni personali e delle persone significative.

Il disagio femminile si propone attraverso la malattia corporea, poiché il corpo rappresenta il silenzio e il rumore, il vuoto e la tensione della vita affettiva femminile. La differenza, indagata attraverso il metodo narrativo, risulta dunque una questione etica e politica che affonda le radici nella memoria personale e culturale, e che risulta connessa alla tipologia dei cambiamenti interni ed esterni.

Renata Mancuso, professore incaricato di Sociologia dell'Educazione presso l'Università degli Sudi di Palermo. Ha pubblicato numerosi saggi, tra cui "Memoria individuale e identità collettiva tra narrazione e costruzione sociale: una sfida alla scuola del "senso comune"" in F. Di Maria, G. Lavanco, C. Novara (a cura di) Barbero e/o straniero, Angeli; "Il processo di emancipazione femminile in Sicilia dal Settecento ad oggi", in La ruota e il gelsomino. Memoria e progetto nell'identità femminile, a cura di A.M. Di Vita ed E. Marino, Unicopli.

Angela Maria Di Vita è professore ordinario di Psicodinamica dello sviluppo e delle relazioni familiari presso l'Università degli Studi di Palermo, ove è anche coordinatore del Dottorato di ricerca in Psicologia Generale e Clinica. Tra le sue ultime pubblicazioni La ruota e il gelsomino. Memoria e progetto nell'identità femminile, (con E. Marino), Unicopli e Crescere nella complessità. Il rischio nella dimensione educativa e relazionale, (con R. Larcan), Unicopli.