Metafisiche della forma.

Antonio Lenarda

Metafisiche della forma.

Shopenhauer, Nietzsche, Simmel

Ridiscutere i fondamenti teorici della filosofia di Schopenhauer in rapporto con la metafisica di Spinoza permette di seguire una vicenda filosofica non secondaria nello scenario postkantiano. Viene alla luce un concetto di forma che si discosta da quello kantiano. E si aprono problematiche filosofiche con cui Nietzsche cercherà di confrontarsi, e che Simmel interpreterà nella prospettiva della “filosofia della vita”...

Edizione a stampa

24,00

Pagine: 192

ISBN: 9788820441654

Edizione: 1a edizione 2013

Codice editore: 230.99

Disponibilità: Discreta

Pagine: 192

ISBN: 9788891700414

Edizione:1a edizione 2013

Codice editore: 230.99

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Informazioni sugli e-book

Ridiscutere i fondamenti teorici del pensiero di Schopenhauer in rapporto con la metafisica di Spinoza permette di seguire, sulla base di un'attenta analisi dei testi, una vicenda filosofica non secondaria nello scenario postkantiano.
In questa ricerca si studiano innanzitutto alcune pagine cruciali del Mondo come volontà e rappresentazione e della Quadruplice radice per avvalorare una specifica, e per molti versi innovativa, interpretazione della metafisica della volontà come principio ontologico formale. Viene infatti alla luce un concetto di forma che si discosta (senza tuttavia rinnegarlo) da quello kantiano e che trova conferma anche nell'estetica del "perdersi" di Schopenhauer e nella connessa teoria delle idee. Si aprono problematiche filosofiche con cui Nietzsche cercherà di confrontarsi sviluppando una sua peculiare antropologia dell'ebbrezza poetica e musicale, per poi ritrarsi da Schopenhauer e da ogni ipotesi ontologica formale. Sarà piuttosto Simmel (Nietzsche e Schopenhauer, 1907) a raccogliere la sfida di Schopenhauer interpretandola nella prospettiva della "filosofia della vita" e facendo leva sulle potenzialità metafisiche intraviste nella nascente psicologia della Gestalt e nell'intenzionalismo.

Antonio Lenarda, dopo alcuni anni di esperienza didattica e di ricerca presso la Facoltà di Filosofia dell'Università di Firenze, dove si è laureato nel 1974 con Sergio Landucci e Cesare Luporini, ha optato per l'impegno come funzionario presso la Regione Toscana, dove tuttora opera. Ha continuato tuttavia gli studi orientando i propri interessi, specialmente negli ultimi anni, verso Dilthey, Simmel, Schopenhauer e il giovane Lukács dell'Anima e le forme.



Schopenhauer e Spinoza
Un differente concetto di forma
L'arte e il "puro contemplare" del genio
Nietzsche e il problema della nascita della poesia lirica
Dolore e verità
Simmel: la speciale capacità formativa dell'anima
Nella direzione indicata da Schopenhauer
Assoluto, soggettività e forma nell'opera d'arte
Indice dei nomi.

Collana: Filosofia

Argomenti: Storia della filosofia contemporanea - Filosofia teoretica

Livello: Studi, ricerche

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