Maschi e femmine: la cura come progetto di sé

La Commissione Europea nei suoi documenti ufficiali insiste sull'importanza delle misure di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro. Tra gli strumenti auspicati per favorire tale conciliazione ha un posto fondamentale la promozione della condivisione del lavoro di cura familiare tra donne e uomini, nella consapevolezza che il suo mancato raggiungimento rappresenta un ostacolo a una presenza quantitativamente e qualitativamente più significativa delle donne sul mercato del lavoro. Questo volume dà conto dei risultati di un progetto volto a promuovere una maggiore sensibilizzazione sul problema dei ragazzi e delle ragazze nelle scuole, sollecitando entrambi a sperimentare in futuro nuove forme di presenza sia sul campo del lavoro professionale che in quello del lavoro di cura.

È stato perciò individuato un target privilegiato di giovani nelle scuole attraverso una strategia comunicativa che ha visto la presenza concordata con presidi e insegnanti di un'équipe di ricerca. Si è cercato di capire quali siano le loro rappresentazioni di sé in quanto donne e uomini, la loro vicinanza/lontananza dal senso comune. Si è cercato di introdurre il concetto dell'importanza della cura (di sé, degli altri, del mondo) e di aiutare i ragazzi e le ragazze a scalzare gli stereotipi legati al lavoro di cura (lavoro invisibile, lavoro inutile, lavoro solo per le donne). Dall'indagine nasce questo manuale, che vuole proporsi come una possibile guida anche per gli insegnanti.

Il progetto di ricerca intervento "Campagna di sensibilizzazione sulla condivisione del lavoro di cura familiare tra uomini e donne" è stato promosso dalla Provincia Autonoma di Bolzano, con finanziamento FSE, e realizzato negli anni 2000-2001 da Gender consulenza formazione ricerca s.c.r.l. di Milano con la collaborazione del Centro di Documentazione e Informazione della Donna di Bolzano.

Marina Piazza , sociologa, presidente di Gender, attualmente presidente della Commissione Nazionale Parità, lavora sui temi della conciliazione tra famiglia e lavoro e sugli intrecci tra lavoro professionale e lavoro di cura.

Barbara Mapelli , ricercatrice e pedagogista, si occupa da anni di educazione e culture di genere. Insegna Pedagogia delle differenze di genere presso l'Università di Milano-Bicocca. Collabora inoltre con Gender e con altri enti di ricerca e formazione.

Maria Beatrice Perucci , sociologa, socia fondatrice di Gender, come ricercatrice e formatrice si occupa di diversi aspetti dell'esperienza delle donne sul mercato del lavoro e di innovazione delle metodologie di valutazione in un'ottica di genere.