La resistenza alle porte di Torino

Gianni Oliva

La resistenza alle porte di Torino

Edizione a stampa

35,50

Pagine: 432

ISBN: 9788820435950

Edizione: 1a ristampa 2004, 1a edizione 1989

Codice editore: 985.4

Disponibilità: Esaurito

I venti mesi di lotta di liberazione non costituiscono soltanto una vicenda militare, ma anche un'esperienza politica e umana i cui protagonisti sono insieme i partigiani che maturano come uomini e donne nella lotta, e la popolazione in mezzo alla quale essi combattono. Di qui l'impostazione del lavoro e la sua originalità metodologica: il legame tra dimensione antropologica e sociale, l'attenzione al carattere di coralità degli avvenimenti, l'ampio ricorso a fonti orali e il loro inserimento nel racconto.

L'osservatorio scelto dall'autore comprende le valli del Sangone e del Chisola e la bassa valle di Susa, un'area che per la sua vicinanza a Torino presenta specificità significative. Accanto ai partigiani si trovano infatti i pastori-contadini dell'alta valle, i contadini-operai delle fabbriche valligiane, gli operai pendolari del Lingotto e di Mirafiori, gli sfollati: una popolazione eterogenea, analizzata nel suo crescere e schierarsi di fronte all'emergenza della guerra e della lotta antifascista. Lo stesso mondo partigiano è composito, con il formarsi di brigate di diverso orientamento politico che maturano senza i condizionamenti di un comandante carismatico, attraverso un confronto talvolta difficile ma libero e fecondo. Ne risulta un'esperienza di democrazia vissuta giorno per giorno, fronteggiando le urgenze della guerra, dell'autogoverno, dell'amministrazione della giustizia, della difesa collettiva di fronte ai rastrellamenti.

Il libro offre, secondo le parole di Guido Quazza, un esempio di storia della Resistenza "nuovo nella metodologia e nell'interpretazione" che ,trae dalla microstoria una capacità rievocativa più profonda e intensa e perciò stesso più illuminante anche sulla macrostoria».

Gianní Olíva vive e lavora a Torino, dove è nato nel 1952. Studioso di storia militare, ha pubblicato "Storia degli Alpini" (Rizzoli, 1985) ed «Esercito, paese e movimento operaio» (Angeli, 1986).

Prefazione, di Guido Quazza
Nota dell'autore
Indice delle abbreviazioni
1. Profilo demografico ed economico
La «scionfetta»
La popolazione
La montagna
Il fondovalle e la bassa valle
«Non c'era da lamentarsi ... »
2. Fascismo e guerre fasciste
1922-1940: cultura valligiana e miti fascisti
Giugno 1940: con i tedeschi, contro i francesi
Il «pane nero»
Gli sfollati
«Purché finisse presto ... » Ventiquattr'ore di libertà L'arrivo degli «sbandati»
3. L'inizio della Resistenza armata
Il maggiore Luigi Milano
Alpini, carristi, finanzieri
La scelta dei valligiani
«C'è un battaglione che fa l'alzabandiera ... » Il rastrellamento del 23 settembre 1943
«Chi usa crema Diadermina se ne vada!» Contatti con il Clnrp?
«Il maggiore Milano sono io»
I nuovi comandanti
4. Una «zona lìbera» non dichiarata
Le file si ingrossano
«I ribelli controllano tutta la zona»
La repressione della delinquenza
Guerriglia e mondo valligiano
L'atteggiamento del clero
Il Cln di Giaveno
«Aspettiamo gli Alleati ... »
5 Tra maturazione e divisioni
1 marzo 1944: sciopero generale
La scoperta della politica
La scissione della banda «Genio»
La mancanza di un comando unitario
6. L'eccidio di Cumiana
Lo scontro in Piazza Vecchia
La rappresaglia tedesca
Cinquantun ostaggi assassinati
Perché la strage?
Un battaglione di Ss italiane diserta
7. Il maggio di sangue
La controffensiva tedesca della tarda primavera L'impreparazione delle bande
Una settimana di scorrerie
Altri quarantuno fucilati
8. L'attacco del 26 giugno
«Riprendere, a ogni costo ... »
L'unificazione delle bande
La 41' brigata garibaldina d'assalto «Carlo Carli» L'attacco alla polveriera di Sangano
La polemica con i Garibaldini della valle di Susa Gli ostaggi di Trana
9. Verso la maturità della Resistenza
La riorganizzazione della banda «Sergio»
Le operazioni dopo il 26 giugno
La morte di Felice Cordero di Pamparato
Le missioni alleate
La IV Zona Piemonte
Scissioni nella «Carlo Carli»
La Divisione Autonoma «Sergio De Vitis»
10. La lunga «estate» partigiana
La composizione sociale delle bande
Tra illegalità e governo
L'amministrazione della giustizia
I rapporti tra le formazioni
Donne e donne partigiane
La giornata partigiana
I nomi di battaglia
11. La crisi del secondo inverno
Il rastrellamento di novembre
La pianurizzazione
«Capitano Pat, non garantisco la sua incolumità » La «Campana» diventa Divisione «GI»
La vigilia dell'insurrezione
12. L'insurrezione
«Aldo dice 26 x I»
Le giornate d'aprile
Appendice
Indice dei nomi


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