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La redazione del "Domani d'Italia" (1922-1924)

Claudia Giurintano

La redazione del "Domani d'Italia" (1922-1924)

Valori cristiani e difesa delle libertà democratiche

Noto periodico di ispirazione popolare, edito a Milano dal 24 dicembre 1922 al 9 luglio 1924, il «Domani d’Italia» nacque come una «piccola fiaccola» che avrebbe dovuto illuminare in quel momento di “buio” «fino all’alba del domani». Attraverso il dibattito condotto dai suoi redattori è possibile cogliere l’unanime impegno a difesa della libertà, «valore dei valori», diritto naturale prima che civile e politico, e della democrazia.

Edizione a stampa

29,00

Pagine: 222

ISBN: 9788835145752

Edizione: 1a edizione 2023

Codice editore: 541.53

Disponibilità: Discreta

Pagine: 222

ISBN: 9788835151647

Edizione:1a edizione 2023

Codice editore: 541.53

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Noto periodico edito a Milano dal 24 dicembre 1922 al 9 luglio 1924 di ispirazione popolare, il "Domani d'Italia" nacque come una "piccola fiaccola" che avrebbe dovuto illuminare in quel momento di "buio" "fino all'alba del domani".
Grazie allo sforzo congiunto, la redazione organizzò una resistenza "armata" solo di inchiostro per denunciare le conseguenze che il 28 ottobre 1922 avrebbe determinato nella storia italiana ed europea e per contribuire a creare una coscienza democratica ritenuta necessaria nella formazione della generazione che sarebbe stata chiamata a rinnovare le istituzioni politiche dopo la fine del fascismo. Attraverso il dibattito condotto dai redattori nelle pagine del "Domani d'Italia" e in altre pubblicazioni coeve, è possibile cogliere l'unanime impegno a difesa della libertà, "valore dei valori", diritto naturale prima che civile e politico, e della democrazia, che richiedevano il dialogo con tutti coloro che, pur appartenendo a sensibilità politiche assai differenti, desideravano rivendicare un'antitesi sociale, politica e morale con il fascismo, contribuendo a prospettare i diversi problemi di politica interna ed estera "come tante facce del più formidabile ed unico problema: quello della vita civile del nostro paese".

Claudia Giurintano insegna Storia del pensiero politico presso l'Università di Palermo. Tra le sue monografie: Riformismo e liberalismo in Augustin Cochin (Firenze 2007), La "Res Publica" di Francesco
Luigi Ferrari
(Firenze 2009), Augustin Cochin e il "Correspondant" (Firenze 2012). Con FrancoAngeli ha pubblicato L'abolizione della schiavitù nelle colonie francesi. Il rapporto della Commissione Broglie 1840-1843 (2016).

Premessa
Giovani redattori chiamati alla "resistenza"
(I motivi di un progetto editoriale; I "sovversivi" del Partito popolare; Il moderno "non transigere" della sinistra popolare; La dimensione europea di una battaglia)
L'iniziale "coabitazione" tra popolari e fascisti
(Il Congresso di Torino tra collaborazione condizionata e incondizionata; Sulle eccezioni alla formale prassi parlamentare; Riforma parlamentare e legge elettorale)
Sinistra popolare e socialisti
(Contro il tatticismo centrista; Sindacalismo bianco e conquiste sociali; Il rapporto con Turati)
Statuto e difesa delle libertà costituzionali
(Tornare alla "normalità" costituzionale; Il regio decreto del 10 luglio 1924; La riforma degli istituti costituzionali)
Conclusioni
Indice dei nomi.

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