Le trasformazioni profonde che caratterizzano la nostra epoca sotto l'impulso delle nuove tecnologie influenzano anche la natura dei compiti e l'assetto strutturale della pubblica amministrazione. Analogamente agiscono le interconnessioni tra ambiente sociale, economico e politico, rendendo improrogabile la maggiore efficacia ed efficienza operativa della struttura pubblica. Si tratta di fenomeni e di intrecci complessi che la pubblica amministrazione può affrontare con successo rapportandosi alle istanze di innovazione in una logica operativa che, pur non prescindendo dai vincoli di ordine normativo, pone come elemento essenziale i risultati. L'intervento formativo può garantire all'organizzazione la capacità di cambiare e di innovarsi, specie se oltre a farsi carico dell'aspetto cognitivo (di ciò che il Funzionario deve conoscere del quadro di riferimento) affronta lo sviluppo di capacità applicative, ovvero la modificazione dei comportamenti professionali in funzione dei nuovi "imperativi". Il legame che si viene a stabilire tra cambiamento organizzativo e formazione dei funzionari pertanto è centrale e non a caso è risultato essere l'asse tematico privilegiato dal convegno organizzato dalla Provincia di Milano sul tema. I contributi presentati in tale ambito, hanno affrontato in termini problematici molti altri aspetti dell'intervento "formativo", tra questi il punto di vista della domanda e dell'offerta, le caratteristiche strutturali dell'ente pubblico, notoriamente refrattario alla valorizzazione delle risorse umane, ecc. Il convegno ha inoltre riservato ampio spazio al confronto fra le esperienze formative delle più importanti scuole nazionali pubbliche europee e ad altre significative esperienze formative di istituti privati e pubblici. Gli atti qui pubblicati offrono al lettore un quadro puntuale ed esauriente del dibattito in corso, particolarmente utile per coloro che con ruoli diversi e in sedi diverse, si occupano di formazione. Il passaggio dal dibattito alle iniziative concrete, è superfluo sottolinearlo, è il risultato che la Provincia di Milano e l'Unione province lombarde (che ha patrocinato il convegno) auspicano, non meno, evidentemente, degli autorevoli studiosi ed esperti intervenuti.