Le nostre spedizioni verranno sospese per la pausa natalizia dal 19 dicembre al 6 gennaio.
Gli ordini ricevuti in questo periodo verranno fatturati e spediti dal 7 gennaio.

La ferita dello sguardo

A cura di: Patrizia Cupelloni

La ferita dello sguardo

Una ricerca psicoanalitica sulla melanconia

Edizione a stampa

30,50

Pagine: 192

ISBN: 9788846433268

Edizione: 4a ristampa 2018, 3a edizione 2002

Codice editore: 1950.2.5

Disponibilità: Esaurito

Sempre più spesso accade che in molti lamentino un non senso dell'esistenza, un'infelicità senza perdita, una struggente nostalgia di ciò che è loro da sempre nascosto, di ciò che non hanno mai avuto. Questo oscuro sentimento di infelicità che blocca i processi affettivi e intellettivi occupa a volte anche la mente dell'analista, che si sente impotente nella sua funzione terapeutica. I melanconici chiedono all'analista di cimentarsi con l'indifferenziato, là dove domina l'informe e il confuso, dove non c'è né memoria né censura e dove pertanto le nozioni di rimozione e di preclusione risultano inadeguate.

I lavori proposti nel testo, rielaborazioni personali sollecitate dal pensiero gruppale, mettono l'accento sulle funzioni identitarie piuttosto che sulla relazione d'oggetto, collocano la melanconia nell'area del narcisismo primario e della formazione dell'Io, individuano nuovi parametri rispetto alla cura classica. La centralità del tema della specularità strutturante, dello sguardo ferito, dello sguardo assente, del punto cieco e mutacico, cripta silente del malinconico, fa da filo conduttore ai diversificati approcci teorici e torna nelle descrizioni cliniche.

Questo libro nasce da una ricerca sulla melanconia che 10 psicoanalisti hanno condotto nel corso di alcuni anni. Per affrontare l'area melanconica, un'area psichica che rimanda al narcisismo e al conflitto tra Io e Super-Io, gli autori hanno approfondito la ricerca delle funzioni che costituiscono la struttura dello psichismo alle sue origini, dove è centrale la relazione di un organismo prematuro, l'infante, che non dispone ancora di un linguaggio, con l'Altro che nella cura lo sostiene e lo riconosce.

Patrizia Cupelloni , psicoanalista, membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e dell'International Psychoanalytical Association (IPA), vive e lavora a Roma. Di formazione freudiana e bioniana si è a lungo occupata di psicoanalisi di gruppo. In questo ambito di ricerca nasce il suo interesse per le aree indifferenziate della mente e per le problematiche dell'identità. Coautrice di vari volumi, ha pubblicato numerosi lavori sui temi del lutto e della melanconia su riviste italiane ed estere.


Patrizia Cupelloni, Introduzione
Leonardo Albrigo, Pia De Silvestris, L'opera e lo sguardo assente
Maria Luisa Algini, La seduzione del sogno
(Un "uomo senza desideri"; Seduzioni; L'ambiguità dell'ombra; Alla ricerca di uno "sguardo"; Il tempo della perdita; "Un corpo materno spostato"; L'ombelico del sogno)
Luciano Bernini, Hilflosigkeit e melanconia
(Dall'essere inetto all'io "povera cosa"; Forme di amore e di odio)
Patrizia Cupelloni, La "cripta del silenzio"
Paolo Cruciani, Anna Rocchi, Una ferita all'interno dell'Io
Manuela Fraire, Melanconia in figure
(Cecilia; Non crollo ma crolli; L'enigma delle madri; Seno-che-nutre/seno-erotico)
Alberto Luchetti, Tra Maelström ed Everest. La Gestaltung dell'Io tra angoscia e ideale
(La melanconia; Narcisismo e identificazione; L'area melanconica; Psicoanalisi degli stati melanconici)
Lucio Russo, Cambiamenti della cura classica.

Collana: Le vie della psicoanalisi

Argomenti: Psicopatologie e tecniche per l'intervento clinico - Psicoanalisi e psicologia dinamica

Livello: Testi per psicologi clinici, psicoterapeuti

Potrebbero interessarti anche