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La comunità dentro il carcere

Battista Leone, Antonietta Migliore

La comunità dentro il carcere

Uno strumento operativo per le tossicodipendenze

Edizione a stampa

18,50

Pagine: 112

ISBN: 9788846414823

Edizione: 2a edizione 2000

Codice editore: 1168.1.19

Disponibilità: Esaurito

Questo libro non offre certezze, ma al contrario si propone di stimolare l'insorgenza di dubbi, domande, riflessioni sul trattamento delle tossicodipendenze, non solo in ambito carcerario.

Il giudice, l'operatore penitenziario, l'educatore di comunità, si chiederanno: è possibile che il tossicodipendente finito in carcere utilizzi tale esperienza per provare ad uscire dal tunnel della droga? E se sì, in che modo?

Il genitore e l'insegnante si domanderanno: quali sono i fattori che nello sviluppo dell'individuo possono favorire l'insorgenza della tossicodipendenza? Come la si può prevenire?

E ancora gli addetti alla "cura" (operatori dei servizi per tossicodipendenti, psicoterapeuti, etc.) si interrogheranno: è possibile una psicoterapia dentro il carcere? E' possibile realizzarla? Con quali strumenti e quali limiti? Quali sono le difficoltà nel trattare soggetti con tanti anni di tossicodipendenza e di carcerazione alle spalle?

Possibili risposte emergono dall'esperienza, unica nel suo genere, riportata da due psicoterapeuti della comunità Arcobaleno, dentro e fuori il carcere Le Vallette di Torino. In essa si è tentato di avviare un processo riabilitativo-terapeutico per i detenuti tossicodipendenti con pene medio-lunghe, utilizzando al meglio le risorse disponibili dentro l'istituzione (psicologi, agenti di polizia penitenziaria, educatori del privato sociale) ed estendendo tale progetto ad una fase esterna presso una struttura a carattere residenziale al fine di consentire a coloro che hanno completato il programma comunitario interno di reintegrarsi gradualmente nel tessuto sociale.

Battista Leone è psicologo e psicoterapeuta. Ha prestato servizio presso una comunità psichiatrica dell'ex U.S.S.L. 6 di Torino e ha lavorato come psicoterapeuta nel trattamento delle psicosi giovanili per un'associazione privata. Dal 1991 è psicologo convenzionato per il Ministero di Grazia e Giustizia e dal 1994 effettua la sua attività presso la sezione a custodia attenuata "Arcobaleno" all'interno della Casa Circondariale "Le Vallette" di Torino; dal 1997 tale attività si è estesa alla fase del reinserimento esterno. Esercita la libera professione di psicoterapeuta ad orientamento analitico e di psicodrammatista.

Antonietta Migliore è psicologa e psicoterapeuta. Dal 1982 insegna psicologia nelle scuole superiori, dedicando attenzione al tema della prevenzione del disagio giovanile, con interventi diretti sulle classi e la formazione degli insegnanti. Dal 1989 opera in qualità di psicologa convenzionata per il Ministero di Grazia e Giustizia presso gli istituti penitenziari del Piemonte e, in particolare dal 1994, presso la sezione a custodia attenuata per tossicodipendenti del carcere "Le Vallette" di Torino (comunità "Arcobaleno"). Esercita inoltre la libera professione di psicoterapeuta ad orientamento analitico e di psicodrammatista.



La comunità dentro il carcere
(La nascita della comunità Arcobaleno; L'antinomia custodia / cura; Perché la comunità nel trattamento della tossicodipendenza?; Il carcere e la tossicodipendenza; La comunità e l'istituzione carceraria; L'ambiente terapeutico; Le matrici teoriche di riferimento; Le finalità; Gli obiettivi; Le regole; La struttura e l'organizzazione; I gruppi; Gli operatori)
La psicopatologia della tossicodipendenza
(Tossicodipendenza: una definizione; Gli elementi anamnestici; Caratteristiche personologiche del soggetto tossicodipendente: l'organizzazione del Sé, la scarsa capacità regolativa di emozioni e di affetti, il falso Sé, il passaggio all'atto, l'instabilità emotiva; La negazione della soggettività: un caso clinico: Sergio; Adolescenza. La caduta: l'ambivalenza, il lutto; La funzione delle sostanze stupefacenti nell'adolescenza; Considerazioni cliniche; Continuità dell'intervento)
Lo psicodramma
(Perché lo psicodramma analitico in una comunità per tossicodipendenti in carcere?; Che cos'è lo psicodramma; La forza del gruppo; Obiettivi che si prefigge lo psicodramma "dentro")
La famiglia del tossicodipendente
( Il ruolo del padre; Il ruolo della madre; La funzionalità del sintomo)
La fase esterna di reinserimento sociale
(Un by-pass per il sociale; La struttura e gli obiettivi; Le quattro fasi previste dal programma; L'organizzazione; Gli strumenti operativi: gruppi terapeutici, di auto-aiuto, colloqui individuali, incontri famigliari, seminari informativi culturali, gruppi straordinari, gruppi di auto aiuto per le famiglie; Gli operatori: il presente tra passato e futuro; La funzione dell'operatore: il passaggio al padre; Un percorso emotivo)
Riflessioni sull'esperienza e proposte operative
Giulio Gasca
, Postfazione.

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