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La città plastica/The plastic city

Antonio Camporeale

La città plastica/The plastic city

Riflessioni, appunti e note sulla trasformazione dell'organismo urbano/Thoughts and notes on the transformation of the urban organism

Nel suo significato alternativo, il termine “plasticità” arricchisce la lettura e la critica dell’architettura di una profondità “intima”, che coinvolge la “sensibilità statica” di chi osserva, giudica e progetta. Associato alla città, il termine dà origine a una forma specifica di lettura progettuale e di composizione urbana: la capacità di cogliere e trasformare le forze che danno forma allo spazio attraverso la costruzione. Inoltre, la plasticità aiuta a comprendere lo stretto rapporto tra l’uomo e la materia che lo circonda: un rapporto primordiale, che oggi tende a scomparire, sommerso dai valori di una società rivolta solo al presente.

Edizione a stampa

31,50

Pagine: 224

ISBN: 9788835149842

Edizione: 1a edizione 2023

Codice editore: 1098.2.76

Disponibilità: Discreta

Pagine: 224

ISBN: 9788835156819

Edizione:1a edizione 2023

Codice editore: 1098.2.76

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book


"Molti sintomi indicano come qualcosa stia per finire e qualcosa stia per cominciare, anche se i tempi non saranno brevi. Ma dovremo guardare alla realtà costruita con occhi nuovi, oltre le manipolazioni e l'autorità delle interpretazioni ufficiali. Un intero mondo si dischiuderà: non solo i monumenti, ma anche i semplici tessuti di abitazioni delle città italiane, e poi molta architettura moderna, costruita con strumenti aggiornati nel grande alveo della solidarietà tra costruzione e utilità civile, racconteranno il pathos di una grande civiltà plastica e la possibilità di un modo diverso, contemporaneo di costruire e abitare. [...] Perché un principio sembra ritornare con chiarezza: che l'architettura è, prima di tutto, realtà".

"Many symptoms indicate that something is about to end and something is about to begin, even if the time will not be short. But we will have to look at the constructed reality with new eyes, beyond the manipulations and authority of official interpretations. A whole world will open up: not only the monuments, but also the simple fabrics of the houses of the Italian cities, and then a lot of modern architecture, built with updated tools in the great bed of solidarity between construction and civil utility, will tell the pathos of a great civilization plastic and the possibility of a different, contemporary way of building and living. [...] Because a principle seems to return with clarity: that architecture is, first of all, reality".
Giuseppe Strappa


Nel suo significato alternativo, il termine "plasticità" arricchisce la lettura e la critica dell'architettura di una profondità interna, "intima", che coinvolge la "sensibilità statica" di chi osserva, giudica e progetta: in questo caso, è la capacità - dei singoli edifici, dei tessuti, dell'intero organismo urbano - di subire un determinato tipo di trasformazioni in risposta a forze applicate; è l'attitudine di convogliare al suolo i flussi delle forze interne ed esterne attraverso strutture architettoniche che si deformano irreversibilmente; è la capacità di contrastare la forza di gravità attraverso la costruzione di spazi; è, infine, la capacità di raccogliere l'energia della trasformazione nelle nuove forme costruite per l'abitare dell'uomo. Attraverso questa diversa accezione, il termine, qui impiegato per caratterizzare la città, assume e adegua il significato e il senso presi in prestito dalle discipline scientifiche e tecniche, dando origine a una forma specifica di lettura progettuale e di composizione urbana: la capacità, quindi, di cogliere e trasformare le forze che, internamente o esternamente, danno forma allo spazio attraverso la costruzione. È una trasformazione che coinvolge le strutture dall'interno, ponendole al centro del valore organico del progetto e dello spazio abitato. Infine, la plasticità aiuta a comprendere, secondo chi scrive, lo stretto rapporto che lega l'uomo alla materia che lo circonda: un rapporto primordiale, continuo e necessario, rintracciabile nella storia delle trasformazioni della città muraria mediterranea ma che oggi tende a scomparire, sommerso dai valori di una società rivolta solo al presente. Recuperare le origini di tale rapporto permette di guardare alle sperimentazioni contemporanee con rinnovato interesse e di riproporre un metodo aggiornato nel progetto della città, come sarà ampiamente discusso nelle tesi proposte in questo volume.

In its alternative meaning, the term "plasticity" enriches the reading and criticism of architecture with an internal, "intimate" depth, which involves the "static sensitivity" of those who observe, judge and design: plasticity, in this case, is the ability - of individual buildings, of fabrics, of the entire urban organism - to undergo a certain type of transformations in response to applied forces; it is the attitude of conveying the flows of internal and external forces to the ground through architectural structures that deform irreversibly; it is the ability to counteract the force of gravity through the construction of spaces; finally, it is the ability to collect the energy of transformation in the new forms built for human habitation. Through this different meaning, the term, used here to characterize the city, assumes and adjusts the meaning and the sense borrowed from the scientific and technical disciplines, giving rise to a specific form of design reading and urban composition: capacity, therefore, to grasp and transform the forces that, internally or externally, shape the space through construction. It is a transformation that involves the structures from the inside, placing them at the center of the organic value of the project and the inhabited space. Finally, according to the writer, plasticity helps to understand the close relationship that binds man to the material that surrounds him: a primordial, continuous and necessary relationship, traceable in the history of the transformations of the Mediterranean wall city but which today tends to disappear. submerged by the values of a society aimed only at the present. Retrieving the origins of this relationship allows us to look at contemporary experiments with renewed interest and to re-propose an updated method in the project of the city, as will be extensively discussed in the theses proposed in this volume.

Antonio Camporeale, architetto, dottore di ricerca (Ph.D.) in Architettura e Costruzione presso Sapienza Università degli Studi di Roma e doctor arquitecto (Ph.D.) in Arquitectura, Edificación, Urbanística y Paisaje presso la Universitat Politècnica de València. Già membro del LPA Laboratorio di Lettura e Progetto dell'Architettura (Sapienza) dove ha collaborato allo sviluppo di ricerche sul rapporto tra morfologia urbana e costruzione architettonica. È membro del comitato editoriale della rivista internazionale di morfologia urbana U+D urbanform and design. Ha partecipato all'organizzazione di workshop (La cité de la politique) e convegni (ISUF Rome 2015, ISUFitaly Rome 2017, ISUFitaly Bari 2018). Le sue ricerche sono state presentate in convegni nazionali ed internazionali (Porto, Valencia, Barcellona, Roma, Matera, Bari). Ha partecipato, in qualità di assistente alla didattica, ai corsi di Progettazione Architettonica II e Design Studio I (Sapienza) e Caratteri Tipologici e Morfologici dell'Architettura (Politecnico di Bari) del prof. G. Strappa. È co-curatore dei volumi City as Organism. New visions for urban life. Vol. 1/2, che raccolgono i contributi dell'International Seminar on Urban Form di Roma.

Antonio Camporale, Architect, Ph.D. in Architecture and Construction at Sapienza University of Rome and doctor arquitecto (Ph.D.) in Arquitectura, Edificación, Urbanística y Paisaje at the Universitat Politècnica de València. Former member of the LPA Laboratory of Reading and Architectural Design (Sapienza) where he collaborated in the development of research on the relationship between urban morphology and architectural construction. He is a member of the editorial board of the international journal of urban morphology U+D urbanform and design. He participates in the organization of workshops (La cité de la politique) and conferences (ISUF Rome 2015, ISUFitaly Rome 2017, ISUFitaly Bari 2018). His research has been presented in national and international conferences (Porto, Valencia, Barcelona, Rome, Matera, Bari). He participated, as a teaching assistant, in the courses of Architectural Design II and Design Studio I (Sapienza) and Typological and Morphological Characteristics of Architecture (Polytechnic of Bari) of prof. G. Strappa. He is co-editor of the City as Organism. New Visions for Urban Life. Vol. 1/2, which collect the contributions of the International Seminar on Urban Form in Rome.

Giuseppe Strappa, Presentazione. Vitalità del mondo plastico
Introduzione
La città plastica. Realtà costruita in trasformazione
Città plastica/Città elastica. Una interpretazione critica delle trasformazioni urbane
Lettura è progetto. Processo e continuità nella trasformazione urbana dei tessuti storici consolidati
Tessuto urbano e linguaggio plastico-murario. Le case in via Trinità dei Pellegrini a Roma di Emanuele e Gianfranco Caniggia
Processo e trasformazione plastica. Architettura contemporanea nei centri storici mediterranei
La rottura controllata dell'unità urbana. Vegaviana
Studi e ipotesi sulla forma urbana di Mdina e Rabat, a Malta

English texts
Giuseppe Strappa, Presentation. Vitality of the plastic world
Introduction
Plastic city. Transforming the (built) reality
Plastic city/Elastic city. A critical interpretation of urban transformations
Reading is/as project. Process and continuity in the urban transformations of consolidated historical fabrics
Urban tissues and masonry plastic language. Emanuele and Gianfranco Caniggia's houses in via Trinità dei Pellegrini, Rome
Process and plastic transformation. Contemporary architecture in Mediterranean historical centers
The controlled break of the urban unity. Vegaviana
Studies and hypothesis on Mdina and Rabat urban form, in Malta
Bibliografia generale / General bibliography.

Contributi: Giuseppe Strappa

Collana: Nuova Serie di Architettura

Argomenti: Progettazione architettonica e urbana

Livello: Studi, ricerche

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