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L'inutile e maraviglioso mestiere

Alessandra Di Ricco

L'inutile e maraviglioso mestiere

Poeti improvvisatori di fine Settecento

Edizione a stampa

36,50

Pagine: 272

ISBN: 9788820436339

Edizione: 1a edizione 1990

Codice editore: 1052.10

Disponibilità: Esaurito

"Inutile e meraviglioso mestiere» è la felice definizione metastasiana dell'improvvisazione poetica, un fenomeno divenuto moda dilagante nel costume letterario italiano del Settecento. Fenomeno «maraviglioso» per il fascino che esercita sulle platee il rinnovarsi, ad ogni performance, del miracolo del 'furore', del poeta che canta ispirato da un dio. «Inutile mestiere» perché meccanico assemblaggio di materiali poetici che, spogliati delle risorse suasorie dell'oralità, rivelano la loro povera essenza.

Su questo ambiguo equilibrio si gioca la grande fortuna settecentesca del poeta estemporaneo, mitica reincarnazione dell'aedo degli antichi e prodotto estremo della fucina d'Arcadia, della mania di verseggiare tipica del secolo. Singolare sintesi di abilità tecnica e di «spontaneità», la figura dell'improvvisatore diventa, specie attraverso il filtro degli osservatori stranieri, stereotipo del ,carattere' italiano, consegnato all'Europa romantica dalla Corinne di Madame de Staél, e ancora vivo, sebbene riletto in chiave ormai ironica, nel Viaggio a Reims di Rossini.

Il saggio analizza il problema della poesia all'improvviso del Settecento sulla base di una vasta e in gran parte inedita documentazione, e con l'attenzione rivolta alle recenti discussioni sui rapporti tra oralità e scrittura. Viene presa in esame la produzione di due dei più acclamati improvvisatosi di mestiere: il romano Francesco Gianni (1750-1822) e la lucchese Teresa Bandettini (1763-1837), le cui carriere, quasi parallele, toccano l'apogeo negli anni tumultuosi e difficili dell'età napoleonica.

Alessandra Di Ricco (Lucca, 1955) ha studiato a Pisa ed è ricercatrice di Letteratura italiana presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Trento. Ha pubblicato vari saggi, in parte raccolti in Studi su letteratura e popolo nella cultura cattolica dell'Ottocento (Pisa, 1989).

Introduzione
1. Le accademie di improvvisazione
2. Il giudizio dell'orecchio e quello dell'occhio
3. La legislazione poetico-estemporanea del Gianni
4. Le polemiche con Gaspare Mollo
5. Da autodidatta a poeta di corte
6. Francesco Gianni improvvisatone giacobino
7. Teresa Bandettini tra improvvisazione e letteratura
Conclusioni
Appendici
Accademie di Pistoia
Dettaglio delle Accademie tenute in Livorno
Accademie di Firenze
Autobiografia di Teresa Bandettini
L'Addio
Epilogo dei cinque antecedenti Canti
La Morte di Luigi XVI Re di Francia
Indice degli improvvisi citati
Indice dei nomi


Contributi:

Collana: Letteratura

Argomenti: Letteratura

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