II settore dell'industria orafa rappresenta un tipico significativo esempio dell'Italia competitiva sulla quale il Ceris sta sviluppando un organico e articolato filone di ricerche.

Si tratta di un settore di grande rilievo per la nostra economia nazionale in termini di occupazione, di produzione, di esportazioni; d'altra parte, l'Italia è nettamente leader nel mondo per la produzione di oreficeria e di gioielleria, e tale posizione assume ancora più forza se si considera l'alto valore qualitativo dei prodotti italiani.

A questo risultato l'industria orafa è pervenuta attraverso il tipico modello che caratterizza tanta parte dei settori dell'Italia competitiva: settori composti da tante piccole imprese, concentrate in pochi distretti industriali, basati su un felice connubio di intraprendenza, sensibilità estetica, saper fare artigianale.

Questo modello si trova oggi a dover affrontare sfide violente, che rischiano di mettere in discussione la competitività del settore, in mancanza di strategie d'impresa e di politica industriale adeguate.

In questo quadro, la presente ricerca fornisce un quadro di informazioni e di considerazioni del tutto originale per l'ampiezza della prospettiva e per il grado di approfondimento dell'analisi, condotta rigorosamente sul campo, attraverso un forte coinvolgimento degli operatori del settore.

Scritti di:

Pierantonio Bertero, è ricercatore universitario di Economia aziendale presso l'Università di Torino, Facoltà di economia.

Giulio Cicoletti, è segretario particolare del sottosegretario di stato all'industria.

Giorgio Donna, è professore straordinario di Economia aziendale presso l'Università di Torino, Facoltà di economia, sede di Novara.

Anna Maria Gaibisso, è dirigente di ricerca presso il Ceris-Cnr di Torino.

Gian Maria Gros-Pietro, è professore ordinario di Economia e politica industriale presso l'Università di Torino, Facoltà di economia.

Elena Ragazzi, è ricercatore presso il Ceris-Cnr.