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L'educazione delle bambine nella Grecia antica

Gabriella Seveso

L'educazione delle bambine nella Grecia antica

Un’analisi di testimonianze letterarie, artistiche, figurative mette in luce come dalla cultura greca derivino quelle pratiche formative di esclusione che (attraverso la cultura romana e quella giudaico-cristiana) si sono rivelate estremamente durature nel corso dei secoli e che ancor oggi costituiscono problematiche sulle quali riflettere con attenzione.

Edizione a stampa

18,00

Pagine: 144

ISBN: 9788856816570

Edizione: 2a ristampa 2011, 1a edizione 2010

Codice editore: 250.3

Disponibilità: Discreta

La storia dell'educazione delle bambine è stata per lungo tempo occultata all'interno di ricostruzioni o di descrizioni neutre di tempi e di modalità di crescita indifferenziati rispetto ai maschi; solo recentemente è stato possibile, invece, considerare la specificità che ha caratterizzato le pratiche educative e le rappresentazioni ideali rivolte alle bambine.
Questo volume propone un'analisi di testimonianze letterarie, artistiche, figurative che mettono in luce come proprio la cultura greca abbia messo in atto una sistematizzazione delle pratiche, degli ideali, delle finalità educative rivolte alle bambine: collocate, infatti, per definizione oltre il limite della "normalità" e della "civiltà", esse sono state destinatarie di ideali formativi segnati dalla dimensione del silenzio, dalla cancellazione della corporeità, dal mancato riconoscimento dell'autorevolezza delle relazioni al femminile, dall'esclusione dallo spazio pubblico e in particolare dai percorsi di istruzione formalizzata.
Tali caratteristiche hanno dato luogo a stereotipi, latenze, caratteristiche che, filtrate attraverso la cultura romana e quella giudaico-cristiana, si sono rivelate estremamente durature nel corso dei secoli e che ancor oggi costituiscono problematiche sulle quali riflettere con attenzione.

Gabriella Seveso è ricercatrice e insegna Storia della Pedagogia presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Si occupa di modelli formativi ed educativi nel loro intreccio con la dimensione della differenza di genere, proponendo un'analisi delle rappresentazioni, delle latenze, degli stereotipi presenti all'interno nella cultura classica greca. Su questi argomenti ha pubblicato numerosi saggi e volumi, fra cui: Per una storia dei saperi femminili (Milano, 2000), Armati, mio cuore. Modelli educativi femminili nel teatro di Euripide (Milano, 2002), Ti ho dato ali per volare. Maestri, allievi, maestre, allieve nei testi della Grecia antica (Pisa, 2007), "Sapere il proprio seme". Rappresentazioni della paternità nella Grecia antica (Roma, in corso di stampa).



Introduzione. Svelare i silenzi sulle bambine
(Nota metodologica)
Definizioni e immagini di bambine
(Una mancata dominazione: le bambine sono "mostri"; Ideali formativi e rappresentazioni delle bambine; Bambine e ragazze che devono morire; Bambine abbandonate, vendute, prostituite, ritrovate)
Spazi dell'educazione delle bambine
(Tiasi e circoli; Coeducare i due sessi?; Spazi dell'educazione delle bambine: la dimensione della festa)
Modalità di relazioni educative per le bambine
(Tempi e gesti dell'educazione delle bambine; I corpi delle bambine; Bambine nelle relazioni: con sorelle, madri, donne adulte)
Conclusioni. Bambine e bambini: molteplici differenze
Bibliografia.

Contributi:

Collana: Controeducazione

Argomenti: Storia della cultura e del costume - Storia dell’educazione e della scuola

Livello: Saggi, scenari, interventi

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