Dal 1992 l'Agenzia del Lavoro di Trento ha sostenuto l'inserimento lavorativo di 123 persone svantaggiate - portatori di handicap, tossicodipendenti, persone con disagio mentale - nelle cooperative sociali del territorio; oggi 66 di loro hanno conseguito grazie a questo intervento un lavoro stabile.

L'indagine qui presentata non si occupa dell'indubbio significato sociale di questo progetto, ma si sofferma sulla valutazione dei costi e dei benefici economici connessi, sia diretti che indiretti, sia immediati che futuri, con risultati di sicuro interesse.

L'Agenzia del Lavoro di Trento ha compiuto un investimento considerevole - circa 40 milioni per ogni inserimento - al fine di sostenere lo sviluppo delle imprese sociali che inseriscono persone svantaggiate; l'indagine evidenzia come questa spesa, pur molto alta rispetto a quella sostenuta dalla maggior parte degli Enti locali, è in pochi anni ampiamente ripagata dagli introiti fiscali e dalle cessate spese socio-assistenziali connesse al reperimento del lavoro da parte di una quota delle persone inserite.

L'analisi presentata si caratterizza inoltre per la sperimentazione di una metodologia innovativa, che propone per la prima volta una valutazione economica di un progetto di sostegno all'inserimento lavorativo basata su dati empirici e sulla valutazione di un considerevole numero di casi. Sono inoltre fornite, a vantaggio del dibattito sul tema, numerose "analisi di sensibilità" che mostrano come la convenienza economica dell'inserimento lavorativo, esca confermata anche variando i principali parametri dell'analisi.

Infine, il testo offre spunti per i cooperatori e i responsabili delle politiche sociali, in particolare evidenziando gli "effetti alone" connessi ad un intervento di sostegno alle imprese sociali: queste infatti, grazie alla loro capacità di sviluppo, sono in grado di generare benefici aggiuntivi rispetto a quelli direttamente connessi con l'intervento pubblico di sostegno.