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Il transfert, il dono, la cura

Maurizio Fabbri

Il transfert, il dono, la cura

Giochi di proiezione nell'esperienza educativa

Per le stesse ragioni per cui la vita e l’educazione non possono non interpellarsi reciprocamente, la psicoanalisi e la grande letteratura chiamano la pedagogia a interrogarsi su questi temi, e a farlo sperando di essere riascoltata…

Edizione a stampa

32,00

Pagine: 240

ISBN: 9788856849226

Edizione: 5a ristampa 2022, 1a edizione 2012

Codice editore: 1154.1

Disponibilità: Buona

Nel suo spalancarsi sull'abisso, l'educatore racconta: spesso, non del vuoto, che lo spaventa, ma del mondo che gli sta alle spalle. Il passato lo protegge dal futuro, è un rifugio per quanti, in assenza di alternative alla propria esistenza, pensano che il mondo sia già dato, possa solo esser reiterato. Lì, il gesto educativo diviene transfert, proiezione di dimensioni personali e sociali che, col tempo, risultano sempre più stereotipate per il loro ripetersi, rimandarsi all'infinito. Senonché, il transfert comporta il falso nesso e dà luogo ad associazioni arbitrarie che, nell'esperienza educativa, rischiano il doppio legame: di nuovo, l'affacciarsi sul vuoto, sull'abisso, proprio di chi si ritrova improvvisamente ingabbiato...
Per le stesse ragioni per cui la vita e l'educazione non possono non interpellarsi reciprocamente, la psicoanalisi e la grande letteratura chiamano la pedagogia a interrogarsi su questi temi, e a farlo sperando di essere riascoltata.

Maurizio Fabbri
è professore straordinario di Pedagogia generale e sociale presso la Facoltà di Scienze della formazione dell'Università Alma Mater di Bologna. I suoi interessi, di confine tra filosofia dell'educazione, psicoanalisi e neuroscienze, tendono ad indagare gli elementi di complessità dell'esperienza educativa e la loro ricaduta sul versante etico. Fra le sue pubblicazioni: Sponde , Bologna 2003; Nel cuore della scelta , Milano 2005; (con M. Contini, P. Manuzzi), Non di solo cervello , Milano 2006; Problemi d'empatia , Pisa 2008. È presidente del corso di laurea Educatore nei Servizi per l'Infanzia.



Introduzione
Parte I
La scoperta del falso nesso: quando la realtà non è quel che appare
(Spostamenti e falsi nessi: le formazioni transferali; La traslazione come condizione della cura: dentro l'analisi, fuori dall'analisi; Oltre i danni dell'educazione; Al di là della distinzione fra traslazioni positive e negative; Pulsioni dell'Io e pulsioni sessuali: dal conflitto all'integrazione; I condizionamenti dell'esperienza educativa fra principio di piacere e principio di realtà; Senso di colpa, meccanismi di difesa della personalità e ricerca di differenti codici espressivi)
Transfert e controtransfert in analisi e in educazione
(Le proiezioni nell'esperienza educativa; Dal transfert al controtransfert; Oltre la relazione duale: universi storici di riferimento; Il controtransfert, ovvero l'empatia; Empatia e resistenze: quando il desiderio non è l'unica molla dell'educazione; Il transfert come strumento di connessione dei contesti)
Transfert, controtransfert e modelli di formazione: il Doppio e il double bind
(Immagini di formazione e rischi di rovesciamento dell'intervento educativo; Immagini della formazione e rischi d'ingiunzione paradossale; Storie di formazione: perché il Doppio non diventi destino; Transfert, controtransfert, cervello: quando l'inconscio ha un fondamento biologico; Good bye Mister Zeus di Carlo Sarti: prima che la coscienza...)
Parte II
Uomini o padri? Differenze di genere e formazione dell'identità genitoriale
(Tracce d'assenza; Il Maschile, il Selvatico: e i padri di oggi?; Oltre il gesto di Ettore; Elogio del fallimento: dall'interdizione all'elaborazione della debolezza; In ascolto dei nuovi padri: verso una cultura delle buone prassi; Per concludere: può l'omogenitorialità fungere da paradigma?)
Il dono, la traslazione. Dal mutuo scambio all'empatia
(Oltre il do ut des: indicazioni neotestamentarie; Il dono diosinico: fra estraniazione e ricaduta su di sé; Per concludere; il dono fra legami di fiducia e doppi legami)
Il Fanciullino e l'abisso. Il dire poetico fra impegno etico e autenticità esistenziale
("Perché i poeti?". La parola e l'abisso; Assenza di fondamenti; La Cura, fra memoria e stupore; Fra etica ed estetica)
Il quotidiano e la fatica del pensiero debole. Quando il transfert diviene motore di progettazione
(Nella quotidianità, nonostante la quotidianità; Dalle norme alle regole; Comprendere la Cura, prevenire l'Incuria)
Per non estraniarsi nel silenzio che segue... Il bambino, la morte, il lutto
(La morte in cielo: narrazioni fantastiche e riscrittura della quotidianità; Sul filo della memoria: rarefazione del quotidiano e iniziazione alla complessità; Dire della morte, non parlando d'altro: la fine, il buio, i silenzi...; Imparare a dipingere il mondo prima di andarsene; La figlia dei desideri: quando a sostenere il processo di elaborazione del lutto è il genitore che se è andato; Elaborazione del lutto e società dei consumi: può il denaro dare forma alla Cura?)
Conclusioni
Bibliografia.

Collana: Pedagogia teoretica

Argomenti: Pedagogia dell’infanzia e della famiglia

Livello: Textbook, strumenti didattici

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