Solo da pochi anni la differenza è entrata a far parte del linguaggio della politica.

Quanti ne fanno il loro asse strategico appaiono dimentichi dei significati ambigui che questa categoria si porta dietro e che sono stati tra i motivi probabili della sua esclusione da una politica che aveva tra i suoi valori l'uguaglianza.

Spesso la differenza ha fatto da supporto alla discriminazione e alla diseguaglianza, legittimando quelle gerarchie ed esclusioni che hanno segnato tanta parte della storia dell'Occidente.

Se in Italia ci sono ancora scarse tracce di questo tipo di preoccupazione - probabilmente perché ci troviamo in una fase in cui una categoria si sta trasformando in parola d'ordine della politica - in altri paesi, dove la ripresa della differenza vanta radici più antiche, alcuni segnali fanno temere che, insieme ad essa, ricompaia quello "stigma" che la differenza ha avuto nel passato.