Negli anni scorsi la produzione di norme sul decentramento della pubblica amministrazione ha compiuto significativi passi avanti.

Si tratta di un processo avviato e del quale non si è ancora in grado di stabilire l'esatto punto di arrivo per un insieme di ragioni legate alla complessità della materia, ma anche al fatto che il decentramento è insieme un processo ed una riforma/innovazione.

Significativi in questo senso i settori della politica del lavoro, ma anche della formazione professionale e dell'istruzione, dove i cambiamenti in atto da un lato appaiono diretti ad un decentramento istituzionale, dall'altro sembrano prefigurare una visione integrata le tra politiche formative e le politiche del lavoro.

La recente riforma del Titolo V, parte II della Costituzione, ribadisce il sistema di ripartizione delle funzioni amministrative già realizzato con le riforme legislative dell'ultimo decennio, costituzionalizzando i principi cardine del processo di riferimento previsto dalla Legge 59/97 e realizzato dai decreti legislativi 469/97 e 112/98 e rendendo sostanzialmente irreversibili innovazioni assai significative generate dai processi di decentramento amministrativo che sono, e per adesso rimangono, l'impalcatura del funzionamento amministrativo italiano.

Una prima lettura del nuovo testo costituzionale evidenzia che esso determina in via diretta la ripartizione della potestà legislativa, riservando talune materie alla competenza esclusiva dello stato, individuando le materie di competenza concorrente stato-regioni, affermando una competenza generale residuale - di tipo esclusivo - a favore delle regioni per tutte le materie non ricomprese tra quelle esclusive dello stato o tra le concorrenti.

Una ricerca Isfol sul rapporto tra norme ed assetti istituzionali e organizzativi nelle politiche della formazione e dell'istruzione, realizzato attraverso studi di caso in sei Regioni e trenta Province, se da un lato ha messo in luce l'esistenza di differenti modelli e modalità di attuazione del processo di decentramento, dall'altro ha evidenziato come tale processo richieda una serie organica di interventi di attuazione e azioni convergenti di supporto tecnico, sia a livello centrale che locale.

Per cui l'ipotesi di lavoro ed i risultati ottenuti, attraverso l'indagine che presentiamo in questo volume, rimangono validi ed utili per la comprensione di un processo che è ormai avviato ed è sempre di più oggetto di studio ed attenzione.