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Il pensiero di Gianni Vattimo

Giovanni Giorgio

Il pensiero di Gianni Vattimo

L'emancipazione della metafisica tra dialettica ed ermeneutica

Edizione a stampa

27,50

Pagine: 320

ISBN: 9788846473219

Edizione: 1a edizione 2006

Codice editore: 495.175

Disponibilità: Discreta

Viene tentata in quest'opera, per la prima volta in Italia, una presentazione sistematica e senza lacune dell'itinerario speculativo di Gianni Vattimo. Il percorso di pensiero del più noto filosofo italiano vivente viene unificato dalla domanda intorno al superamento di una condizione di alienazione ontologica in cui il pensiero metafisico occidentale è caduto. Questo stile del pensare (e del vivere), mirando alla conoscenza del fondamento assoluto dell'interezza dell'essere, cristallizza la dinamicità storica della condizione umana in un'astratta struttura colta e fissata una volta per tutte. Questa struttura 'data' di verità (e di potere) consente ai detentori dell'una (e dell'altro) di poterne perpetuare il regime a scapito di chi quel regime lo subisce, non avendo più in suo potere la verità (o il senso) della propria esistenza, che gli viene 'dato' dall'alto. Come uscire da questa alienazione ontologica che priva l'esistenza della scelta di sé e la rimette passivamente ad una verità cui semplicemente adeguarsi? Su questa strada si incammina il pensiero di Vattimo.
In una prima fase la risposta è trovata leggendo gli autori da lui preferiti, Heidegger e Nietzsche, alla luce del pensiero dialettico che trova in Hegel, Marx e Bloch punti forti di riferimento. Superare l'alienazione significa negare il negativo in maniera rivoluzionaria e instaurare una umanità storica liberata. Ben presto, tuttavia, Vattimo si avvede che anche questa pretesa del pensiero dialettico è metafisica, in quanto vuole istituire un nuovo e definitivo regime di verità e di potere. Da qui il passaggio alla seconda fase del suo pensiero, in cui la dialettica piega verso l'ermeneutica come 'pensiero debole', che non ha più alcuna pretesa né di trovare fondamenti assoluti, né di voler instaurare verità e poteri definitivi.
Conservando l'istanza di liberazione marxista, ma non più il suo metodo, Vattimo - in una più radicale lettura nichilista di Heidegger e Nietzsche - propone l'ermeneutica come pensiero maturo dell'attuale umanità storica, in quanto è l'unico capace di congedarsi dalla presunzione di voler trovare 'la' verità, optando invece per un dialogo sempre plurale in cui il senso si costruisce e decostruisce ininterrottamente. Questo significa un totale relativismo? No, perché dialogando con la propria tradizione storica l'uomo attuale è in grado di rintracciare il destino storico da cui è stato generato, e rinvenire anche i compiti storici cui oggi è chiamato. Concretamente tale destino per l'uomo occidentale è un destino di secolarizzazione del Cristianesimo che il Cristianesimo stesso a sua volta ha iniziato, come secolarizzazione del mondo pagano. In questo destino allora si tratta di abitare, senza rigurgiti di fondamentalismi metafisici, bensì consapevoli della finitezza del nostro orizzonte di pensiero che dall'un lato ci situa storicamente e culturalmente e dall'altro ci apre alla possibilità di un dialogo non finto con chi è diverso da noi.

Giovanni Giorgio, presbitero della Diocesi di Teramo-Atri, è docente di filosofia teoretica presso la Pontificia Università Lateranense di Roma e presso l'Istituto Teologico Abruzzese e Molisano del Seminario 'S. Pio X' di Chieti, di cui è anche Preside. È socio e segretario della Società Italiana per la Ricerca Teologica con sede in Roma. Collabora con le riviste "Aquinas", "Ricerche teologiche", di cui è membro del Comitato di redazione, e "Prospettiva persona", di cui è coordinatore di redazione. Le sue maggiori pubblicazioni sono: Il Dio ultimo come origine della verità. Saggio sul pensiero di Martin Heidegger, Dehoniane, Roma 1998 e, in qualità di curatore, Dio padre e creatore. L'inizio della fede, Dehoniane, Bologna, 2002.


Introduzione - L'itinerario speculativo di Gianni Vattimo: una proposta
(Periodizzazione; L'ermeneutica al servizio della dialettica; Il prevalere della differenza ermeneutica sulla conciliazione dialettica; Pensiero debole e Cristianesimo)
L'estetica come porta maestra del pensiero
(Un maestro antico: Aristotele; La portata ontologica dell'arte in Poesia e ontologia; Il delinearsi del profilo dialettico-ermeneutico di GV1)
La dialettica di alienazione metafisica ed emancipazione ermeneutica in Heidegger
(Pensare a partire da Nietzsche e da una visione ontologica dell'alienazione; Il pensiero dell'essere in Essere e tempo; La dialettica di inautenticità metafisica ed autenticità ermeneutica; Il pensiero dell'essere nello Heidegger posteriore alla Kehre; Un'ermeneutica nell'orizzonte della dialettica)
L'ermeneutica come gnoseologia dell'individualità in Schleiermacher
(Ontologia dell'individualità umana; Ermeneutica come gnoseologia dell'individualità; Un'ermeneutica che comincia a trovare la sua strada lontano dalla dialettica)
L'eredità della dialettica hegelo-marxista
(Il confronto con Hegel; Ernst Bloch interprete di Hegel; Il rapporto tra soggetto e oggetto nel 'preheideggerismo' di György Luckács; Al di là del soggetto borghese: l'esistenzialismo di Jean-Paul Sartre; Ancora un'ermeneutica nell'orizzonte della dialettica)
La dialettica in Nietzsche 'pensatore della liberazione'
(Apollineo e dionisiaco a partire dal filo conduttore della maschera; La metafisica corrosa dalla 'filosofia storica'; La filosofia di Zarathustra; Un'ermeneutica che rimane nell'orizzonte della dialettica)
Il confronto con il recente pensiero dialettico hegel-marxista tra esiti ermeneutici e nostalgie metafisiche
(Il confronto critico con Theodor Wisengrund Adorno; Le suggestioni di Walter Benjamin; Hans Georg Gadamer e l'eredità di Hegel; Le riserve metafisiche sul neokantismo di Apel e Habermas; Nostalgie metafisiche e aperture ermeneutiche della dialettica)
L'ermeneutica come oltrepassamento (Verwindung) della dialettica
(La direzione del pensiero filosofico dagli anni Sessanta agli anni Ottanta; L'esito verso cui spinge la logica della situazione attuale del pensiero filosofico; Modalità ed esiti della Verwindung della dialettica; La questione del soggetto tra dialettica e differenza; In sintesi)
L'esito nichilistico dell'ermeneutica
(L'ermeneutica: nuova koiné filosofica tra ricadute metafisiche e radicalizzazione nichilista; La razionalità nichilistica dell'ermeneutica Excursus: razionalità del nichilismo; Ermeneutica come koiné epistemologica; Ermeneutica come nichilismo)
Nichilismo ermeneutico e secolarizzazione del Cristianesimo
(GV1: per un Cristianesimo dialettico-escatologico; GV2b: nichilismo come destino del Cristianesimo; Quale Cristianesimo?; Un'ulteriore conferma)
L'ermeneutica tra modello estetico e modello etico
(L'ermeneutica nichilista come via estetica al sogno dialettico dell'emancipazione; Il rischio di dogmatismo; Il pensiero esige metodo; Per un'etica dell'ermeneutica; La domanda metafisica e la domanda salvifica)

Contributi:

Collana: Filosofia

Argomenti: Storia della filosofia contemporanea - Ermeneutica

Livello: Studi, ricerche

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