Le nostre spedizioni verranno sospese per la pausa natalizia dal 17 dicembre al 6 gennaio (inclusi).
Gli ordini ricevuti dopo il 18 verranno evasi a partire dal 7 gennaio 2026.

Il paradosso dell'Italia a sovranità differenziata
Autori:

Pierluigi Mantini

Il paradosso dell'Italia a sovranità differenziata

Nel disordine globale, attraversato da gravi conflitti, l’Italia sembra indugiare in una faticosa opera di divisione e di riassetto interno dei propri poteri legislativi, in nome dell’autonomia differenziata. In un tempo di predicati e praticati sovranismi nazionali appare paradossale indebolire il Parlamento e l’unità nazionale attraverso la moltiplicazione dei poteri legislativi dei consigli regionali, leggi differenziate, amministrazioni sottratte a principi nazionali e unitari di semplificazione, alla ricerca di “sovranismi minori”. La tesi dell’Autore è che l’autonomia differenziata, come pure il c.d. “premierato” che doveva esserne il contrappeso, sia una riforma istituzionale destinata al fallimento nell’attuale legislatura. Occorre dunque cambiare indirizzo.

Pagine: 168

ISBN: 9788835175438

Edizione: in preparazione 1a edizione 2025

Codice editore: 315.2.33

Nel disordine globale, attraversato da gravi conflitti, l’Italia sembra indugiare in una faticosa opera di divisione e di riassetto interno dei propri poteri legislativi, in nome dell’autonomia differenziata, anziché rafforzare il proprio ruolo nella costruzione di un’Europa politica più forte, in grado di difendere sicurezza, interessi e valori nel mondo in cui viviamo.
In un tempo di predicati e praticati sovranismi nazionali appare paradossale indebolire il Parlamento e l’unità nazionale attraverso la moltiplicazione dei poteri legislativi dei consigli regionali, leggi differenziate, amministrazioni sottratte a principi nazionali e unitari di semplificazione, “più norme, caste e costi”, alla ricerca di “sovranismi minori”.
Un percorso della riforma molto complesso, ricostruito nei particolari della sua evoluzione sino ai nostri giorni, dopo la sentenza della Corte costituzionale del 2024 e il nuovo disegno definito Calderoli bis sui livelli essenziali delle prestazioni, di cui il libro offre una diversa lettura sulla base di un’idea del regionalismo differenziato come eccezione e non già come regola generale dell'assetto della Repubblica.
La tesi dell’Autore è che l’autonomia differenziata, come pure il c.d. “premierato” che doveva esserne il contrappeso, sia una riforma istituzionale destinata al fallimento nell’attuale legislatura. Occorre dunque cambiare indirizzo.

Pierluigi Mantini, professore di Diritto amministrativo presso il Politecnico di Milano, avvocato cassazionista, è stato parlamentare, Alto rappresentante dell’OSCE, vicepresidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa in Italia. Attualmente è consigliere giuridico di governi nazionali e regionali. Membro di numerosi organismi scientifici, collabora a riviste giuridiche ed è autore di saggi e libri di diritto pubblico e amministrativo.

Prefazione

Alfonso Celotto, Presentazione

L’Italia unita, e non divisa, protagonista in Europa

  • Ouverture
  • Scene di guerra anche ai principi dello stato di diritto
  • Le vie del rilancio della produttività e della competitività dell’Europa
  • La stagione delle modifiche dei trattati per un’Europa protagonista
  • Una nuova cooperazione rafforzata per politiche europee più forti e integrate
  • Il patto di legislatura: premierato vs autonomia differenziata
  • L’unità dell’Italia e i “sovranismi minori”

Il lungo cammino dell’autonomia differenziata è arrivato alla fine?

  • Introduzione
  • Principi e percorsi del regionalismo differenziato
  • L’assenza della “questione amministrativa” tra le materie del regionalismo differenziato
  • Il seguito delle altre Regioni
  • La stagione delle intese con il governo
  • La “svolta” del governo Conte 2 e la priorità dei LEP
  • La transizione del disegno di legge Gelmini
  • L’approdo del disegno di legge Calderoli
  • La necessità di principi e azioni comuni: dal Covid-19 al PNRR e oltre
  • Ancora una riflessione sui rapporti tra LEP e principi fondamentali
  • Principi generali e amministrazioni non statali: una “rilettura” dell’art. 29 legge 241/1990
  • Il ruolo della legge n. 241/1990 nell’ordinamento. I rapporti con la legislazione statale
  • (segue) Il ruolo della legge n. 241/1990 e la legislazione regionale
  • Prime conclusioni in merito alla funzione ordinamentale della legge n. 241/1990
  • La legge sul procedimento amministrativo quale paradigma per l’individuazione del livello essenziale per la tutela dei diritti civili e sociali
  • Considerazioni in favore di una rinnovata legge 241 come livello essenziale delle prestazioni nel regionalismo differenziato e per la semplificazione amministrativa
  • La legge Calderoli n. 86 del 2024
  • La svolta della sentenza n. 192 del 2024 della Corte costituzionale: fine di un incubo?
  • Inammissibile il referendum sull’autonomia differenziata
  • Il dibattito in dottrina sulla legge n. 86 del 2024 dopo la sentenza della Corte
  • Il nuovo disegno di legge Calderoli-bis di delega al governo per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni
  • Conclusioni in corso d’opera

Dal modello della ricostruzione post sisma 2016 al Testo Unico dell’Edilizia e dell’Urbanistica come livello essenziale delle prestazioni

  • La proposta del testo unico dell’edilizia e dell’urbanistica come LEP
  • Indicazioni dal modello della ricostruzione post sisma 2016 nei territori dell’Italia centrale
  • Dal principio di conformità alla pianificazione resiliente
  • Principi e criteri direttivi della legge delega per la determinazione dei LEP relativi al governo del territorio
  • Considerazioni finali

Contributi: Alfonso Celotto

Collana: Diritto

Argomenti: Diritto, giustizia

Livello: Studi, ricerche

Potrebbero interessarti anche