Dall'età di Reagan il liberismo ha senza dubbio caratterizzato la politica americana, sia all'interno che nei rapporti internazionali. All'interno esso era diventato un mito, quello del libero mercato, in contrapposizione allo statalismo, ma tale mito non trovava riscontro nell'analisi degli atti correnti di politica economica, che hanno invece manifestato un costante intervento del Governo, specie in occasione della crisi attraversata dall'economia americana. Nei rapporti internazionali l'antiprotezionismo è diventato una costante della politica americana, una bandiera che a molti è sembrata più una copertura dei propri interessi, che un richiamo alle teorie di Smith e Hayek.
La vicenda è assai complessa e ad essa, al di fuori delle polemiche ideologiche, sono state dedicate in passato poche riflessioni significative, preferendosi piuttosto analizzarla nell'ambito della cosiddetta globalizzazione, termine alquanto ambiguo che ha finito col coprire lo studio dei suoi effetti concreti sulla politica e sulla società americana. L'attenzione è stata puntata sulla crescita delle disuguaglianze e sui vantaggi o svantaggi che il mercato globale ha offerto ai consumatori nell'ambito di una revisione della storia del capitalismo degli Stati Uniti, specie con gli ultimi contributi di Paul Krugman e di Robert Reich e con l'accentuazione da parte del primo del fattore politico su quello economico.
Ciò che rende più interessante il riferimento alle posizioni dei candidati alla Presidenza degli Stati Uniti alle prossime elezioni di novembre, con cui si chiude il volume. Nuovo appare infine anche il tentativo di inserire il fattore religioso, sempre presente nelle vicende della società americana, in passato per vari motivi trascurato, ma ora ritornato prepotentemente di attualità, con un revival religioso che affonda le sue radici anche nella religiosità afro-americana.
Soluzioni semplicistiche sono da scartare, come quelle di considerare colpevole solamente la Destra al potere, poiché anche i Democratici hanno la loro parte di responsabilità nei confronti della corporation trionfante.
Intervento dello Stato, ritorno alla tassazione progressiva, profonde riforme nelle politiche sociali, sembrano poter offrire soluzioni più realistiche e condivise, nel quadro dell'attuale profonda crisi del finanziario, considerato un punto di svolta epocale nella recente storia del capitalismo americano.

Lucio Avagliano è ordinario di storia economica nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Salerno.