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Il concetto di senso comune in Kant

Marina Savi

Il concetto di senso comune in Kant

Edizione a stampa

20,00

Pagine: 144

ISBN: 9788846407603

Edizione: 1a edizione 1998

Codice editore: 230.62

Disponibilità: Nulla

Gli studiosi hanno finora prestato poca attenzione al concetto di 'senso comune' in Kant, giudicato tema marginale nel programma critico. Il tono sprezzante con cui Kant nei Prolegomeni parla della scuola scozzese del common sense ha senza dubbio contribuito a distogliere l'attenzione dei critici da questa nozione. Negli scritti kantiani, tuttavia, l'espressione 'senso comune' assume via via una pluralità di significati. Oltre a sano e comune intelletto - quel che si dice 'buon senso' - l'espressione designa in sede antropologica il confronto intersoggettivo e in ambito estetico la condizione della comunicabilità del sentimento del piacere.

In quest'ultima accezione, il concetto di 'senso comune' si trova connesso con un problema di particolare rilevanza nella Critica del Giudizio: la comunicabilità del giudizio sul bello. Il saggio esamina il ruolo che il 'senso comune' esplica nella legittimazione dell'universalità del gusto e ne dimostra l'appartenenza alla filosofia trascendentale. In relazione all'uso che Kant fa della nozione di 'senso comune' nella terza Critica, l'autrice ne ricostruisce la genesi. Elemento fondamentale per tale ricostruzione - che si avvale della lettura di brani meno frequentati del filosofo di Königsberg - è l'idea di pluralismo, da intendersi come segno antropologico dell'universalità della ragione.

Marina Savi ha conseguito il Dottorato di Ricerca presso l'Università degli Studi di Padova nel 1996. Si occupa prevalentemente della filosofia kantiana, a cui ha dedicato alcuni studi che sono stati pubblicati su riviste specializzate.

Senso comune e speculazione
(Il naturalismo della ragione; Kant e la filosofia scozzese del senso comune; L'appello alla ragione comune nella morale; Ragion pratica e ragione comune)
Il concetto antropologico di senso comune
(La facoltà della conoscenza in concreto; Errore ed egoismo; La teoria dell'impossibilità dell'errore totale; Pluralismo e universale ragione umana)
Il concetto di senso comune come regola del Giudizio
(L'introduzione di un nuovo concetto di senso comune; La possibilità di un sentimento universalmente comunicabile; Il senso comune come presupposto della comunicabilità del sentimento di piacere; La giustificazione del presupposto del senso comune; Senso comune ed errore nella valutazione estetica; Senso comune e Giudizio; La massima dell'apertura mentale)
Il sentire comune come esigenza della ragione
(L'interesse per il bello; Bellezza della natura e moralità; Ragione e Giudizio; L'antinomia del Giudizio estetico; La realtà del concetto del soprasensibile; La coscienza sentimentale dell'accordo tra natura e ragione).

Contributi:

Collana: Filosofia

Livello: Studi, ricerche