Il bambino allo specchio televisivo

Anna Rita Fabretti, Sabina Traversa

Il bambino allo specchio televisivo

Aspetti virtuali dell'immagine di sé videoregistrata come mezzo per avviare un processo di autosservazione

Edizione a stampa

21,50

Pagine: 120

ISBN: 9788846424785

Edizione: 1a edizione 2000

Codice editore: 1240.162

Disponibilità: Discreta

Posto davanti allo specchio, e arrivando a riconoscersi, il bambino conosce se stesso. È anche con questo prolungamento artificiale del sé che egli dà concretezza alla costruzione della sua identità.

Ma cosa accade quando lo specchio gli rimanda un'immagine differita nel tempo e con la quale non può interagire? Cosa capita quando lo schermo televisivo funziona come specchio nel quale il bambino vede il se stesso che è stato poco prima, e con un'angolazione che non dipende da lui, bensì da chi ha effettuato la ripresa video? Dunque, che effetto produce, nel bambino, entrare in contatto con una sua immagine virtuale carica di elementi di realtà, non modificabile come lo è l'immagine che gli propone lo specchio, e come tutto ciò incide sul suo modo di rappresentarsi attraverso il disegno?

La ricerca illustrata in questo libro si misura con il lavorio dell'autoriconoscimento e con le funzioni psichiche che lo sostengono sul piano del pensiero e del linguaggio. Integrandosi con lo specchio, lo spazio riflettente del monitor consente al bambino di rivedere se stesso e di portare ordine nei tasselli del suo mosaico interiore ed esterno. Parlando di quel bambino che agisce lì dentro, nello schermo, egli costruisce parti di se stesso.

Da un'analisi in profondità di tre casi, emergono, in questa indagine, alcune ipotesi generali sul rapporto tra immagini riflesse e riflessione sul sé, che successivamente vengono verificate su una base fattuale più ampia e con una metodologia osservativa di tipo quantitativo.

È una ricerca che si situa su uno spazio di frontiera, dove la psicoanalisi si incontra e dialoga con la psicologia, la filosofia, l'educazione ai media, e dove lo schermo tv non compare solo come oggetto concreto riflettente ma è anche lo spazio mentale ed emozionale che intercorre tra un rispecchiante e un rispecchiato.

Anna Rita Fabretti e Sabina Traversa sono psicologhe e psicoterapeute.


Roberto Maragliano , Presentazione
Maria D'Alessio , Introduzione
Linee teoriche della ricerca
(Ipotesi, quadri di riferimento, aspettative; In riferimento alla specularità; In riferimento all'identità; Caratteristiche dei soggetti osservati e strutturazione del setting)
Autoriconoscimento e audiovisione: dinamica dei processi identificatori
(Tra corpo, specchio, pellicola e video; Le reazioni emotive alle immagini; Le reazioni cognitive alle immagini)
Il caso di Sinisa, ovvero "il recupero dello specchio"
(Comportamento imitativo e autoriconoscimento; Il materiale video; Il materiale grafico)
Il caso di Lucrezia, ovvero "dimmi chi ti guarda e ti dirò chi sei"
(L'immagine videoregistrata come spazio elaborativo intermedio tra mente e realtà; Il materiale video; Il materiale grafico)
Il caso di Eleonora e Matteo, ovvero "sono come lui!"
(Costruzione e uso dello spazio virtuale: identificazione e disidentificazione con la propria immagine; Il materiale video; Il materiale grafico)
La video immagine nel contesto scolastico
(Metodologia osservativa e strumenti adottati; I risultati; Ciò che dicono i disegni dei bambini; Ciò che dicono i bambini vedendosi; Appendice)
Considerazioni aperte sulla rappresentazione
(L'atto psichico del rappresentare; La rappresentazione del controtransfert; Tra il rappresentare e l'"abitare"; Le forme abitative testimoniano la complessità dell'essere).

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