In questi anni l'attenzione dell'Isfol, del Ministero del lavoro e delle Regioni è stata improntata al ridisegno del sistema di formazione dei lavoratori, contemporaneamente ad un crescente impegno sui temi della qualità dell'agire formativo da parte degli operatori e degli esperti.

La valorizzare delle buone pratiche che vengono prodotte nei normali comportamenti delle organizzazioni che apprendono o che vengono stimolate dalla disponibilità di ingenti risorse pubbliche orientate alla qualità e al risultato, sono oggetto degli orientamenti europei e nazionali in materia di formazione continua.

Il presente volume si inscrive nel quadro di attività previste dal piano di attività 2000/2006 del Progetto formazione continua dell'Isfol, con particolare riferimento all'area dei laboratori della formazione continua .

Con i laboratori si è inteso facilitare la messa in rete e la cooperazione di un cospicuo numero di operatori di riferimento ai diversi contesti e alle diverse tematiche in cui si articola la formazione continua, nella convinzione della necessità di un coinvolgimento di chi ha direttamente realizzato sul campo interventi formativi ed è quindi protagonista nella rielaborazione e sperimentazione di metodologie innovative.

Esperti interni ed esterni all'Isfol, operatori pubblici e privati della formazione, referenti delle Università e degli istituti di ricerca, rappresentanti delle parti sociali e delle pubbliche amministrazioni si sono confrontati, nelle attività di cinque laboratori attivati dal 2001, rispettivamente centrati su:

- l'apprendimento organizzativo e la formazione continua;

- la formazione continua nelle microimprese;

- la formazione continua nei luoghi di lavoro;

- la formazione continua individuale;

- la formazione continua a distanza e in rete.

Il presente volume riporta i risultati della prima fase di attività dei laboratori, uno spazio solo in parte coperto da segni e da prodotti, in atteso di ulteriori sviluppi che non possono prescindere da una ulteriore alimentazione "dal terreno" delle idee e delle esperienze.

I cinque capitoli che lo compongono definiscono lo stato dell'arte nei relativi ambiti di operatività, e focalizzano alcune esperienze realizzate in Italia, sia nell'ambito di iniziative realizzate con fondi propri delle organizzazioni produttive che attraverso i finanziamenti pubblici nazionali e comunitari per la formazione continua.

L'analisi dei principali modelli, vuole da un lato offrire un buon schema di riferimento degli studi elaborati, e dall'altro rappresentare un valido strumento di interpretazione dei processi e delle metodologie di apprendimento nei luoghi di lavoro.