Fare la differenza.

In un contesto che cambia è necessario vincere le resistenze al cambiamento, superare vecchi stereotipi e, soprattutto, comprendere il valore della diversità, evitando ogni forma di discriminazione. Questa è la sfida che una realtà bancaria - il Gruppo Cariparma Crédit Agricole - ha scelto di affrontare, dimostrando di credere nell'investimento sulle strategie di gender come qualificazione del profilo aziendale e come strumento capace di generare innovazione. L'espressione più autentica di tale investimento - che è insieme culturale, sociale, economico e professionale - è data dalla realizzazione del progetto "Artemisia", frutto di formazione e di ricerca condotto con la collaborazione dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
Come documentano queste pagine, si tratta di un progetto che ha prodotto un'analisi quantitativa della situazione del personale in un'ottica di gender, ha esplorato il contesto (bancario e non) a livello nazionale e internazionale, ha attivato dei focus group tra i dipendenti, fino a delineare proposte fattibili e favorevoli al bilanciamento dei ruoli di genere.
Il volume, dunque, mentre traccia un percorso originale che ha visto la partecipazione di più di 120 donne e che è stato oggetto di confronto ed elaborazione continui, tira le fila su una serie di attività svolte, per mettere a fuoco ciò che è emerso e stabilire un piano d'azione. Lo scopo è quello di rendere partecipi e far comprendere un cambiamento in atto che riguarda tutti, uomini e donne, e che va a beneficio di tutti.
Il percorso "Artemisia" non può, tuttavia, dirsi concluso. Esso costituisce la prima fase di un processo intenzionato a indirizzare le strategie di gender alla clientela femminile, per accrescerne la fiducia ed intercettarne le specifiche esigenze. Tutti aspetti, questi, che contribuiscono a delineare l'impegno del Gruppo Cariparma Crédit Agricole come banca gender oriented.

Vanna Iori è professore ordinario all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Coordina il gruppo Eidos per la ricerca e la formazione in prospettiva fenomenologica. Attualmente è parlamentare della XVII legislatura e promuove in particolare le politiche di genere e di welfare. Presso questa casa editrice dirige la collana Vita emotiva e formazione dove ha curato diversi volumi tra cui Il sapere dei sentimenti (2009), Quaderno della vita emotiva (2009) e Guardiamoci in un film. Scene di famiglia per educare alla vita emotiva (2011).