Essere ed evento in Heidegger

Fabrizio Fornari

Essere ed evento in Heidegger

Edizione a stampa

33,00

Pagine: 200

ISBN: 9788820466688

Edizione: 1a edizione 1991

Codice editore: 495.46

Disponibilità: Fuori catalogo

Al di là del recente ritorno di interesse per le sue implicazioni politiche, il pensiero heideggeriano continua ad offrire aspetti e problemi di costante attualità, nei quali si delinea il cammino di un pensare ermeneutico. Seguendo tale cammino Heidegger riesce a muoversi tra non poche ambiguità e oscurità, assegnando al pensiero un compito fenomenologico. Ma a quali condizioni? E in vista di che cosa? Il fatto è che «condizioni» e «finalità» sono concetti fondamentali della filosofia tradizionale, cioè di quella impostazione metafisica che Heidegger si propone di oltrepassare, per giungere ad un'effettiva comprensione dell'essere. Il rischio è così di porre inavvertitamente dei fondamenti alla critica del fondamento e di pensare teleologicamente il venir meno di ogni finalità. Un rischio di cui spesso il pensiero contemporaneo - sul duplice versante epistemologico e storicistico - non si avvede. Di esso era invece consapevole Heidegger, il quale, mosso dall'intenzione di fondare una filosofia della finitezza, si è trovato di fronte all'impossibilità di risolvere quest'ultima, donde l'interruzione-fallimento di Sein und Zeit e l'esigenza di una «svolta» (Kehre) del suo pensiero. Questa «svolta», dal cui esito dipende l'eredità specifica di Heidegger, indica nella direzione dell'evento, lungo la quale si incontra il linguaggio come orizzonte costitutivo. Un linguaggio che non è «oggettivo», bensì ermeneutico, segno di quel nostro essere collocati prospetticamente, nel quale la comprensione interpretante si rivela non già un fenomeno marginale, ma lo stesso accadere del senso, quale spazio in cui si collocano l'evento e il suo significato.

Fabrizio Fornari (Perugia, 1960), laureatosi in filosofia con una tesi su Hegel, ha conseguito presso l'università degli Studi di Perugia il titolo di dottore di ricerca in filosofia e scienze umane.

Introduzione
1. La cosa stessa e l'interpretazione
2. L'aporia del metodo e la possibilità della fenomenologia
Parte prima
Esistenza ed ermeneutica
1.I L'ontologia fondamentale
1. Il progetto fondamentale di "Sein und Zeit"
2. L'orizzonte emeneutico del "Dasein"
3. La problematico della temporalità in "Sein und Zeit": l'essere-per-la-morte
3.1. Coscienza e colpa
4 Le estasi della temporalità
4.1. Ripetizione dell'analitica nella temporalità
5. Temporalità, trascendenza, mondo
6. La storicità del "Dasein"
7. Storia e storicizzazione
2. L'interpretazione heideggeriana di Kant come delucidazione della problematico della temporalità
1. Heidegger e la "Critica della ragion pura"
2. La finitezza del conoscere
3. Gli stadi kantiani della fondazione heideggeriana dell'ontologia
4. Deduzione trascendentale e dottrina dello schematismo
5. L'immaginazione trascendentale come fondamento originario
6. Oltre il concetto kantiano di tempo: immaginazione trascendentale e temporalità originaria
Parte seconda
Evento, linguaggio, interpretazione
1 Oltre l'ontologia fondamentale
1. La crisi di "Sein und Zeit', ovvero il venir meno del linguaggio
2. Dalla "svolta capovolgente" di "Sein und Zeit" alla "svolta" dell'oltrepassamento della metafisica
3. Il pensiero della "Kehre"
4. Il movimento della differenza tra "Verborgenheit" e "Unverborgenheit"
5. L'uomo: animale simbolico?
2. La simbolicità dell'essere come evento e come interpretazione
1. Il cammino verso il linguaggio
2. Che cosa significa pensare?
3. La simbolicità del linguaggio come differenza
4. Il "Geviere'
5. Il nulla e il "gioco del mondo"
6. L'accadere del "Sein" come "Aufriss"
7. La presenza e il suo rinvio: l'orizzonte ermeneutico dell'evento simbolico


Contributi:

Collana: Filosofia

Livello: Studi, ricerche