Diventar padri

Del padre si è molto parlato nell'ambito delle grandi teorie psicologiche, mentre non sono numerosi gli studi rivolti specificamente alle funzioni allevanti che egli assume, soprattutto dopo la nascita del primo figlio. I risultati delle ricerche presentati in questo libro sottolineano soprattutto la problematico interpretativa della distribuzione del ruoli tra i due genitori. Sembra che Il padre "vada e venga" a seconda delle situazioni che gli vengono offerte, o che sceglie, e che la sua maggior aspirazione sia di "affiliare" il bambino quando è più grande, quando può cominciare a giocare con lui.

Le rivendicazioni femminili mirano a far diventare la donna uguale all'uomo, ma, per quanto concerne le cure di cui Il bambino ha bisogno e che gli sono sempre state procurate dalla madre, è Il padre che dovrebbe diventare anche madre. Ma il problema è soprattutto un altro: dare nuovo ordine ai simboli che animano la psicologia della famiglia, che I genitori hanno costruito nella loro storia, che ad essi pervengono da storie precedenti, che sono stati anche creati da una concezione medicalizzata dell'allevamento. Continua a prevalere la "fisicità" quando invece Il bambino emerge sempre più come un essere relazionale che comunica coi mondo, fin dalla nascita. Forse, orientando meglio I genitori sull'unità psico-fisica del bambino, fin da quando è neonato, distraendoli dall'aspetto più grossolano della fisicità, si potrebbe dare un differente avvio alla sincronia della neo-famiglia, rendendo anche meno consistenti le contrapposizioni maschio-femmina. Di tutto questo parla uno studioso di pediatria, impegnato a rinnovarla culturalmente, a strapparla dal "veterinarismo" che l'ha tradizionalmente caratterizzata. Grande potrebbe essere il ruolo del pediatra nell'aiutare le interazioni all'interno della famiglia, con il bambino -attore. e non soltanto essere passivo, in possesso degli adulti. Il libro è una sorta di dialogo con il personale pediatrico e con i genitori.

"Diventar padri" può essere inteso in senso ampio, come processo di maturazione per entrare validamente nel sistema della comunicazione umana nella famiglia e nella società di cui fa parte anche il bambino.

Sergio Nordio è pediatra, professore ordinario all'Università di Trieste ed esperto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per la medicina materno - infantile. Guido Piazza è psicologo e lavora nell'équipe di Sergio Nordio. Pietro Stefanini è psicologo con competenza statistica e lavora presso il centro di calcolo dell'Università di Trieste.