Dalla parità all'uguaglianza delle opportunità

Regione Emilia-Romagna

Dalla parità all'uguaglianza delle opportunità

Edizione a stampa

35,00

Pagine: 228

ISBN: 9788820422295

Edizione: 1a edizione 1987

Codice editore: 1298.4

Disponibilità: Limitata

Nel corso di questi ultimi dieci anni in tutti i paesi d'Europa si è operato per affermare il principio della parità fra i sessi. Tecnicamente si sono utilizzati dei meccanismi di tipo giuridico per sottolineare il fatto che tutti gli individui debbono essere considerati eguali soprattutto nell'ambito dei mercati del lavoro e che quindi ogni forma di discriminazione deve essere vietata.

Ciò nonostante, continua a persistere la divisione e specializzazione del lavoro tra i sessi. La segmentazione dei mercati del lavoro comporta tassi di disoccupazione femminili più elevati di quelli maschili, determina diversi percorsi lavorativi, procura differenti condizioni di lavoro. In altri termini, le donne continuano a permanere nel cosiddetto mercato del lavoro secondario che è caratterizzato da saggi di salario minori, da rischi maggiori di perdita del posto di lavoro e da una minore accumulazione del capitale umano.

La realtà non è pertanto mutata per la semplice espressione di una volontà comune di accettare il principio di non discriminare per motivi di natura sessuale.

Ci si è allora accorti che l'eguaglianza delle opportunità nei diversi mercati del lavoro non si realizza, nonostante l'esistenza delle leggi antidiscriminatorie e l'affermazione del principio della parità fra i sessi, che è solitamente contenuto nei documenti ufficiali degli organismi internazionali, perché solitamente manca un insieme coordinato di interventi o meglio un programma di azioni positive che abbia come obiettivo l'eliminazione delle cause che determinano discriminazione.

Questo convegno è pertanto molto importante sia dal punto di vista storico, sia dal punto di vista culturale. infatti il primo convegno italiano dove si afferma esplicitamente l'esigenza di realizzare l'uguaglianza delle opportunità; di andare cioè oltre l'affermazione generica di un principio di parità. D'altro canto è innovativo dal punto di vista culturale e sociale perché indica con chiarezza che gli indirizzi della politica economica per le donne devono fare un salto qualitativo. Si deve passare da una politica di tutela ad una che elimini le cause che determinano emarginazione, cioè ad impostare delle strategie in grado di provocare cambiamenti strutturali.

A tale consapevolezza non si è giunti improvvisamente. Le donne hanno colto l'arretratezza di taluni strumenti di analisi economica tradizionale ed hanno proposto nuovi strumenti.

Lidia Greci
Presiede ai lavori
Lanfranco Turci
Introduzione ai lavori
Relazioni e comunicazioni
Renata Livraghi
L'AZIONE DEGLI ORGANISMI INTERNAZIONALI PER LA REALIZZAZIONE DI UGUALI OPPORTUNITA'
Maria Vittoria Ballestrero
LA REALIZZAZIONE DI UGUALI OPPORTUNITA': IL PUNTO DI VISTA GIURIDICO
Luigi Frey
PROSPETTIVE DELL'OCCUPAZIONE FEMMINILE ED AZIONI POSITIVE
Bianca Beccalli
LE POLITICHE DEL LAVORO FEMMINILE IN ITALIA: DONNE, SINDACATI E STATO TRA IL 1974 E IL 1984
Vittorio Capecchi
I PERCORSI DI STUDIO - LAVORO FEMMINILE E MASCHILI: RIFLESSIONI SUL SIGNIFICATO CHE POSSONO AVERE LE AZIONI POSITIVE
Interventi
Giovanni Piepoli
Presiede ai lavori
Franco Carinci
Maria Teresa Ubaldini
Angiola Sbaiz
Giovanna Rossi
Carla Passalacqua
Marcella Chiesi
Interventi scritti
Roberta Bursi
Maurizia Morini
Stefania Scarponi
Esperienza di parità a confronto
Marisa Biolchini
France Estrosi
Paola Bottoni
Tavola Rotonda
"Realizzazioni, limiti e aspettative in Italia"
Angiola Sbaiz
Tina Anselmi
Pier Luigi Bersani
Alma Agata Cappiello
Francesco Aristodemo
Maria Lisa Cinciari Rodano


Contributi: Maria Vittoria Ballestrero, B. Beccalli, V. Capecchi, L. Frey, R. Livraghi

Collana: Regione lavoro, Regione Emilia Romagna

Argomenti: Salute, società, medicina del lavoro - Studi di genere

Potrebbero interessarti anche