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Capirsi non è ovvio

Chiara Bove

Capirsi non è ovvio

Dialogo tra insegnanti e genitori in contesti educativi interculturali

L’intercultura evidenzia alcune ambiguità concettuali e terminologiche legate al tema della relazione tra insegnanti e genitori. In questa prospettiva, il testo propone di rileggere gli incontri tra insegnanti e genitori come un’esperienza di apprendimento partecipato profondamente formativa: ne beneficiano i bambini, ma anche le famiglie e gli educatori. Un testo per studenti universitari, ricercatori, insegnanti/educatori, ma anche per tutti coloro che si occupano di infanzia e di pedagogia della famiglia.

Edizione a stampa

21,00

Pagine: 168

ISBN: 9788835107620

Edizione: 1a ristampa 2021, 1a edizione 2020

Codice editore: 665.9

Disponibilità: Discreta

La relazione tra insegnanti e genitori è un fenomeno dinamico, multivocale e culturalmente situato. Parole come coinvolgimento, collaborazione, co-educazione e partnership costituiscono il lessico di base della pedagogia della partecipazione. L'intercultura evidenzia tuttavia alcune ambiguità concettuali e terminologiche legate al tema.
In questa prospettiva, il testo propone di rileggere gli incontri tra insegnanti e genitori come un'esperienza di apprendimento partecipato profondamente formativa: ne beneficiano i bambini, ma anche le famiglie e gli educatori. Capirsi tra adulti è la base per la costruzione di ambienti educativi di qualità che siano luoghi di convivenza democratica, nel rispetto profondo del diritto inalienabile alla diversità nei modi, nei pensieri, nei linguaggi e nelle emozioni.
Il volume, composto di tre parti (le teorie, le ricerche, i metodi), affronta questi temi sulla base di esperienze di ricerca condotte a partire dall'ascolto delle voci di genitori e insegnanti in contesti internazionali. L'autrice offre un contributo teorico e metodologico per ripensare a come parliamo "di" e "con" le famiglie in un momento di grandi cambiamenti sul piano dei valori e delle pratiche. Una lettura critica su un tema "classico" e una proposta di allenamento al decentramento culturale come obiettivo pedagogico fin dall'infanzia.
Il testo si rivolge agli studenti universitari, ai ricercatori, agli insegnanti/educatori e a tutti coloro che si occupano di infanzia e di pedagogia della famiglia.

Chiara Bove è professore associato di Pedagogia generale e sociale presso l'Università di Milano Bicocca dove attualmente insegna Pedagogie e culture dell'educazione e Metodologia della ricerca pedagogica. È autrice di saggi, volumi, articoli nell'ambito della pedagogia dell'infanzia, con particolare riferimento alle tematiche interculturali e alla riflessione epistemologica sui metodi per la ricerca educativa. Per la FrancoAngeli ha pubblicato Attaccamento e inserimento. Stili e storie delle relazioni al Nido (con L. R. Saitta e S. Mantovani, 2000) e Ricerca educativa e formazione. Contaminazioni metodologiche (2009).

Introduzione
Parte I. Modelli teorici e presupposti: concetti e problemi
Educazione è partecipazione: presupposti e lessico pedagogico
(L'educazione è una pratica sociale; Relazioni, interconnessioni e transizioni; Il potenziale pedagogico della partecipazione; Lessico pedagogico e parole chiave; Dalle parole chiave al quadro teorico; La pedagogia della partecipazione nella tradizione delle politiche educative per l'infanzia in Italia; La pedagogia della partecipazione nel quadro delle politiche europee ECEC; Partecipare "oggi")
Parte II. Le ricerche
Che cosa dice la ricerca
(Che cosa sappiamo sulle relazioni con le famiglie?; Potenziare le relazioni scuola famiglia quando le sfide si moltiplicano; Fattori che influenzano o riducono le relazioni con le famiglie; Fare spazio alle voci delle famiglie; Che cosa spinge i genitori a costruire una buona relazione con gli insegnanti?; Uno sguardo comparativo; Per concludere)
Voci di genitori e insegnanti in dialogo, o "quasi"
(Qual è la domanda giusta?; Stare o non-stare sulla soglia; Il peso delle preoccupazioni invisibili; La fatica di tenere il ruolo tra regole implicite ed esplicite; Quando c'è una situazione di difficoltà; Il dialogo interculturale è una pratica partecipativa)
Parte III. Prospettive e proposte
Non è solo una questione di cultura/e: riconoscersi e decentrarsi
(Non è solo una questione di cultura/culture; Riconoscersi; Andare oltre le proprie categorie; Contestualizzare il proprio punto di vista e decentrarsi: la lezione dell'antropologia; L'empatia come laboratorio di esperienza; Per concludere: prendersi cura della relazione con le famiglie in prospettiva interculturale)
Che cosa possiamo fare? Habitus riflessivo e logica dell'indagine
(Uno sguardo da ricercatori; Descrivere le relazioni interpersonali come "micro-casi pedagogici"; Curare le parole in uso; Oltre il dialogo vis-a-vis. Tecnologie, video digitali e immagini; Comunità virtuali, chat e parole a distanza per condividere; Fare ricerca è partecipazione)
Conclusioni
Riferimenti bibliografici.

Collana: Infanzie

Argomenti: Pedagogia dell’infanzia e della famiglia - Pedagogia e Didattica speciale - Strumenti per educatori

Livello: Textbook, strumenti didattici - Testi per insegnanti, operatori sociali e sanitari

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