Lavorare nell'officina dell'anima o aprirne dei cantieri, allo scopo non di fornire soluzioni, ma possibili itinerari di ricerca sulla prevenzione filosofico-esistenziale di questa nostra disgregata, impotente gioventù, contrassegnata da noia esistenziale, fragilità affettiva, vulnerabilità emotiva, priva, in una società di per sé instabile e afinalistica, di fecondi principi culturali ed etici di riferimento, significa, secondo l'Autore, abituare o riabituare lo sguardo degli adolescenti alla meraviglia, alla problematicità, ad articolare domande di senso capaci di ricondurre ad unità il loro frammentato stare al mondo.

Di qui la necessità di aprire interrogativi sul mito, sul fecondo piacere della lettura, sul primato dell'interesse sulla curiosità, sul Volto e i suoi paesaggi, sulla scelta e sulla connessa responsabilità che essa comporta, sul buon uso del tempo.

Si cercano di intercettare, nel testo, alcuni dei luoghi esistenziali tipici della giovinezza: la fatica del leggere, il recupero dello stupore di fronte alla vita, la noia, il rischio e i suoi limiti, la relazione come dialogo, centralità della persona, amicizia e amore, il tempo vissuto nelle sue molteplici articolazioni.

La filosofia, perenne categoria dello spirito, viene, così, a delinearsi come arte del vivere, come affascinante medicina dell'anima, per cercare, senza tecnicismi o specialismi, almeno di lenire lo smarrimento e la frantumazione che sembrano caratterizzare in modo sempre più marcato i vissuti e gli agiti dei giovani d'oggi.

Questo libro, rivolto nello specifico a quanti operano nel campo dell'educazione (insegnanti, genitori, operatori sociali), ma direttamente anche agli stessi giovani, senza ulteriori filtri interpretativi, non si configura né come un saggio classico né come un manuale pronto all'uso. In realtà, nella consapevolezza dell'imprescindibile binomio filosofia-vita, esso vuole suggerire alcune piste di lettura per un'efficace educazione alla salute dei giovani, intesa nel suo significato più pregnante, cioè come vita buona.

Fabio Gabrielli , ricercatore e docente di Storia, Filosofia, Antropologia nei licei e presso l'Università L.U.de.S. di Lugano, ha al suo attivo numerose pubblicazioni nel campo della saggistica e della scolastica e due raccolte poetiche. Collabora inoltre con riviste culturali e cura le rubriche Filosofia e Filosofia dei sentimenti attive sul portale Lifegate.