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Geografia e fiction

Marcello Tanca

Geografia e fiction

Opera, film, canzone, fumetto

Il volume intende studiare il rapporto tra geografia e fiction adottando un punto di vista particolare, che mette in primo piano la territorializzazione configurativa in quanto ambito della rappresentazione artistica ed emozionale. L’idea di base è che la fiction rappresenti una simulazione di territorialità al tempo stesso performativa e metaforica. Simulazione di territorialità che è esplorata in alcuni casi studio esemplari, come l’opera Die Zauberflöte di Mozart, il cinema di Wes Anderson, le canzoni di Paolo Conte e i graphic novel di Gipi.

Edizione a stampa

34,00

Pagine: 270

ISBN: 9788891778437

Edizione: 2a ristampa 2022, 1a edizione 2020

Codice editore: 1387.61

Disponibilità: Discreta

Il volume contiene codici QR

Esistono certamente diversi modi di studiare il rapporto tra geografia e fiction; questo libro lo fa da un punto di vista del tutto particolare che mette in primo piano la territorializzazione configurativa in quanto ambito della rappresentazione artistica ed emozionale. L'idea di base che lega i saggi qui raccolti è che la fiction rappresenti una simulazione di territorialità in cui non si tratta tanto di imitare l'esistente quanto di formulare ipotesi sui possibili, ossia su ciò che non è ma che potrebbe essere. In quanto experimentum mundi, la fiction può dunque essere letta attraverso l'apparato metodologico di quella teoria geografica della complessità che ha nei concetti di territorio, territorialità e territorializzazione i suoi elementi fondanti e in autori come Claude Raffestin, Angelo Turco, Giuseppe Dematteis e Alberto Magnaghi i suoi principali interpreti.
Il ricorso alla "cassetta degli attrezzi" che soccorre il geografo nel suo lavoro di decifrazione degli assetti territoriali attuali si giustifica qui con l'esigenza di soddisfare i criteri basilari che una "teoria geografica della fiction" deve rispettare: 1) essere inequivocabilmente geografica, vale a dire riconoscibile come tale; 2) proporre un metodo, cioè basarsi su una teoria e su regole precise e dichiarate; 3) rappresentare un valore aggiunto, ossia metterci nella condizione di vedere qualcosa che altrimenti non vedremmo. Ci sarebbe in realtà un quarto criterio di cui dobbiamo costantemente tenere conto nella nostra disamina della simbolica del territorio e delle sue molteplici configurazioni topiche, paesaggistiche e ambientali: la necessità di rispettare sempre la specificità del medium affrontato, qualunque esso sia, scansando la tentazione di ricondurlo a un "testo".
Dopo i primi due capitoli, in cui si definisce l'impianto teorico-metodologico del lavoro, i successivi sono dedicati di volta in volta a un particolare caso di studio: l'opera con Die Zauberflöte di Wolfgang Amadeus Mozart, il cinema di Wes Anderson, le canzoni di Paolo Conte e i graphic novel di Gipi - tutte simulazioni di territorialità in cui le qualità geografiche giocano un ruolo di primo piano, fissando le condizioni di possibilità della narrazione.
L'inserimento nel volume di codici QR permette al lettore di accedere a contenuti iconografici, audio e video reperibili liberamente in rete e utili per arricchire la fruizione del testo.

Marcello Tanca (mtanca@unica.it) è ricercatore confermato di Geografia presso il Dipartimento di Lettere, lingue e beni culturali dell'Università degli Studi di Cagliari. Insegna Geografia regionale presso i Corsi di Laurea Magistrale della Facoltà di Studi umanistici di Cagliari e, dal 2015, Geografia presso il Corso di Laurea in Lingue e letterature straniere dell'Università degli Studi di Milano. La sua attività di ricerca è incentrata sul ruolo della geografia all'interno delle dinamiche culturali della modernità e sulla funzione del paesaggio come indicatore di un rapporto positivo e attivo tra il territorio e i suoi abitanti. Nel 2012 ha pubblicato, per i tipi della FrancoAngeli, Geografia e filosofia. Materiali di lavoro.

Angelo Turco, Prefazione. Una teoria geografica, se capite quel che voglio dire...
Introduzione
Verso una teoria geografica della fiction
(Geografia e fiction; Verso una teoria geografica della fiction; Quattro pragmatiche di lettura; Opera, film, canzone, fumetto; Un approccio territorialista alla fiction)
Simulazioni di territorialità
(Simulare/dissimulare; Imitare e simulare; Di che cosa parliamo quando parliamo di simulazione?; Lo scambio simbolico e la geografia; Dalla geografia della simulazione alla simulazione della geografia; Fiction e immaginazione geografica)
L'Egitto a Vienna: la geografia del Flauto magico di Mozart
(Ouverture; Una geografia teatrale; Un principe giapponese nell'antico Egitto; Spazi di rappresentazione e massa territoriale: una geografia culturale del XVIII secolo; Epilogo: una popolarità diversa, un nuovo inizio)
Uno strano geografo: Wes Anderson
(Geografia e cinema: un rapporto indisciplinato?; "Una versione amplificata della realtà"; Teoria del simulacro geografico; Paesaggi, mappe e luoghi finzionalmente reali)
"Un po' d'Africa in giardino": geografia di Paolo Conte
(Geografia e canzoni; Conte/stualizzare i luoghi: la provincia e l'altrove; Dell'importanza dell'immaginazione geografica)
I ragazzi, la provincia, la città e la palude: appunti sulla geografia delle storie di Gipi
(Geografia e fumetto; La deterritorializzazione come pretesto narrativo; L'impossibile Voyage aux Regions equinotiales)
Riferimenti bibliografici.

Contributi: Angelo Turco

Collana: Scienze geografiche

Argomenti: Geografia storica e culturale - Arte, cultura e spettacolo

Livello: Studi, ricerche

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