Il bello e il buono come crocevia di civiltà
Il volume si interroga su quale significato possa avere oggi, in termini antropologici, una cifra che raccordi le tre tradizionali qualità dell’essere: il bello, il buono e il vero. Hanno ancora senso nel mondo contemporaneo? E in quale modalità? Non può scoprirsi forse, alla fine, che in quelle qualità ontologiche è nascosto proprio ciò che si credeva superato e trasceso, cioè l’ultimo resto dell’umano? Tutto ciò può consentire alcune riflessioni sulla civiltà contemporanea: su ciò che promette, minaccia e, intanto, nasconde.
cod. 486.10